Stando alle ultime notizie, le indagini riguardanti l’omicidio di Pierina Paganelli, consumatosi a Rimini la sera del 3 ottobre scorso, si starebbero concentrando sulla famiglia della vittima. Dopo la perquisizione a casa della nuora Manuela Bianchi, gli inquirenti si sarebbero recati anche dal fratello della donna a Riccione. Era stata lei, la mattina del 4 ottobre, a trovare il cadavere dell’anziana – di cui era dirimpettaia – sulla rampa d’accesso del garage del condominio in cui viveva, in via del Ciclamino. Il sospetto è che possa essere coinvolta nel delitto.

Le ultime notizie sull’omicidio di Pierina Paganelli a Rimini

Per il momento il fascicolo d’inchiesta aperto dalla Procura romagnola per fare luce sull’omicidio è contro ignoti. Nelle scorse ore però le indagini si sarebbero concentrate soprattutto sulla famiglia della nuora di Pierina Paganelli, la donna che il 4 mattina scorso trovò il corpo senza vita della 78enne a Rimini, dando l’allarme.

Il suo appartamento è già stato passato al setaccio, insieme al box auto del padre, il consuocero della vittima. Oggi è toccato invece a quello del fratello, che vive a Riccione. Se sia stato travato qualcosa non è chiaro. Come non è chiaro se nel delitto possa entrarci un uomo che vive nello stesso condominio in cui si è consumato l’omicidio. Un uomo che in passato avrebbe avuto una relazione extraconiugale proprio con la nuora di Pierina.

Anche il suo appartamento è stato perquisito. E i carabinieri l’hanno ascoltato a lungo in caserma, insieme alla nipote e agli altri parenti della vittima. Il loro obiettivo è capire se tra le mura di casa ci fossero stati degli screzi (come sembravano testimoniare i post rancorosi pubblicati da Bianchi sui social e poi cancellati). Di nemici esterni Pierina sembrava non averne. Ma sulla vicenda c’è ancora tanto da chiarire.

L’aggressione al figlio della vittima e le minacce alla sorella

Non si sa, ad esempio, se l’omicidio della 78enne sia collegato in qualche modo all’aggressione avvenuta ai danni del figlio Giuliano Saponi (marito di Bianchi), trovato col cranio sfondato a bordo strada dopo essere uscito per andare a lavoro, lo scorso maggio. Un’aggressione particolarmente brutale, che aveva costretto il 53enne a un lungo ricovero in clinica e per la quale la madre aveva sporto, inutilmente, denuncia.

L’ipotesi è che il suo aggressore possa essersi scagliato anche contro di lei. E che si tratti della stessa persona che dopo il delitto avrebbe telefonato alla sorella della vittima intimandole:

Ora tocca a te.

I figli della 78enne hanno fatto sapere di non credere alla pista familiare. Ma gli elementi in possesso degli inquirenti raccontano altro: il killer doveva conoscere bene la vittima e le sue abitudini. La sera del 3 ottobre l’avrebbe aspettata nel garage nascondendosi alla vista dei condomini; poi, al suo rientro, l’avrebbe colpita 17 volte, con un coltello.

Stando ai risultati dell’autopsia, Pierina sarebbe morta dopo aver ricevuto i primi quattro fendenti. I restanti dimostrerebbero un vero e proprio accanimento da parte del suo assassino. Quando è stata trovata aveva la gonna e il body spostati, come se fosse stata vittima di una violenza sessuale. Ma potrebbe anche essersi trattato di un tentativo di depistaggio. Non si esclude, al momento, nessuna pista.

La paura dei residenti di via del Ciclamino

I vicini di casa di Pierina e gli altri residenti del palazzo condominiale situato in via del Ciclamino, teatro del brutale omicidio, adesso hanno paura. E, oltre a guardarsi le spalle, si interrogano sulla tragica fine della 78enne, che sembra non avesse mai dato problemi a nessuno. La speranza di tutti è che presto per il suo killer termini la fuga.