Sabato 7 ottobre, all’aeroporto di Palermo Falcone e Borsellino una signora ha svolto tutte le procedure di imbarco per salire su un aereo Ryanair che, tuttavia, non ha mai portato a destinazione la passeggera. Colta da un debilitante attacco di panico, la signora in questione è riuscita a fermare per ben tre volte il decollo dell’aereo diretto dall’aeroporto di Punta Raisi a quello di Bergamo-Orio al Serio. Tutte e tre le volte, il pilota è stato costretto a fermarsi e ripetere le manovre di partenza in pista. Solo la terza
Aereo Palermo-Bergamo, attacco di panico: passeggera allontanata dopo due decolli annullati
Il personale di bordo si è adoperato per tentare di calmare la passeggera in tutti i modi. La prima volta, al comandante è stato richiesto di interrompere il decollo. Quando l’emergenza sembrava rientrata, si è tentato un secondo decollo. Tuttavia la signora è caduta nuovamente in uno stato di agitazione, costringendo una seconda volta il comandante a fermare le manovre. In seguito al terzo attacco di panico, la signora è stata accompagnata a terra.
Il reiterarsi delle manovre di decollo è stato registrato anche dal tracking di Flightradar24. Si comprende dunque come il volo Palermo-Bergamo abbia facilmente accumulato oltre 40 minuti di ritardo. La partenza da Palermo è avvenuta alle 10.28, mentre l’atterraggio a Bergamo è stato registrato alle ore 12.08.
La notizia è circolata rapidamente, diffusa dalla pagina Facebook Sicilia In Volo:
Mario è sul Palermo Bergamo di Ryanair, live dal Falcone e Borsellino. Una signora colpita da attacco di panico ha costretto il Comandante a tornare due volte al parcheggio, alla terza, ci raccontano, è stata fatta scendere.
I commenti polemici e infastiditi non si sono fatti attendere (“Per me la facevo scendere la prima volta, che fa giochiamo? Avanti indietro“), accompagnati però da commenti più comprensivi (“Comunque vedo che molta gente non sa cosa significhi avere attacchi di panico. Empatia zero“).
Aerofobia: come si manifesta e quanto è diffusa
La paura di volare, che nelle forme più accentuate prende il nome di aerofobia, è sempre più diffusa nei Paesi industrializzati: più del 50% delle persone ne è colpita e si è stimato che circa il 10% della popolazione non prenda mai l’aereo per una paura di volare ritenuta insuperabile. Si aggiunga a questi dati che l 25% avverte una intensa ansia durante il volo, e spesso ricorre ad alcolici o automedicazioni.
Prima e durante il volo, l’ansia si manifesta in numerose forme, sia psichiche sia fisiche, nelle persone che soffrono di aerofobia. Nel primo caso, si registrano paura di impazzire, morire e perdere il controllo, incapacità di concentrarsi, tensione, irritabilità, insonnia, pianti, vergogna; nel secondo caso tachicardia, problemi respiratori, nausea, diarrea, dolori addominali, tremori, sudorazione.