Striscia di Gaza, ecco una spiegazione semplice del territorio in cui si sono riaccesi gli scontri tra Israele e Hamas, organizzazione politica e paramilitare palestinese.

Striscia di Gaza, spiegazione semplice

Per oltre 70 anni, la Striscia di Gaza è stata oggetto di contesa tra Israele e le autorità palestinesi, rappresentando uno dei conflitti più persistenti della storia moderna. Questo piccolo tratto di terra è stato teatro di scontri e violenze incessanti sin dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, segnato da una lunga storia di conflitto e sofferenza.

Dov’è la Striscia di Gaza?

La Striscia di Gaza costituisce una piccola area all’interno del territorio palestinese, delimitata da confini condivisi con Israele e l’Egitto, ed è stata oggetto di conflitti prolungati tra Tel Aviv e Ramallah, la principale città amministrativa palestinese. Nonostante la sua dimensione limitata, coprendo soltanto 360 km², la Striscia di Gaza è densamente popolata, con una comunità palestinese di circa 1,8 milioni di individui.

Questa striscia di terra confina a sud-ovest con l’Egitto e a est con Israele. Il controllo israeliano sulla Striscia di Gaza risale al 1967, quando Israele conquistò la regione durante la guerra dei sei giorni. Da allora, la Striscia di Gaza è stata teatro di costanti tensioni e conflitti, creando una situazione instabile e perenne.

Attualmente, la Striscia di Gaza è amministrata da Hamas, che ha vinto le elezioni del 2007, sconfiggendo il partito di al-Fath, che rappresenta l’Autorità Nazionale Palestinese. Tuttavia, va notato che Hamas è considerato un’organizzazione terroristica dagli Stati Uniti e dall’Europa, che non riconoscono la sua autorità su Gaza. Altri paesi come Australia, Nuova Zelanda e Regno Unito classificano solo l’ala militare di Hamas, nota come Brigate Ezzedin al-Qassam, come un’organizzazione terroristica.

Cosa sta succedendo nella Striscia di Gaza?

Nel solo mese di maggio del 2023, la Striscia di Gaza ha affrontato un periodo di 11 giorni di intensi bombardamenti. Purtroppo, non è la prima volta che si verificano violenze di questo genere tra Gaza e il vicino paese di Israele. I rapporti tra queste due regioni sono rimasti tesi fin dalla definizione dei confini nel 1948, dopo la creazione dello Stato di Israele. Gaza è stata inizialmente occupata dall’Egitto fino al 1967, quando è passata sotto il controllo israeliano.

Anche se nel 2005 le forze israeliane si sono formalmente ritirate dalla Striscia di Gaza, mantengono ancora il controllo dei confini, dello spazio aereo e delle acque territoriali. Di conseguenza, si sono verificati ciclicamente episodi di violenza tra la Striscia di Gaza e Israele, con bombe ed attentati che hanno causato vittime su entrambi i lati del confine.

L’origine di questo conflitto affonda le radici nella Seconda Guerra Mondiale, quando gli ebrei d’Europa subirono persecuzioni naziste che causarono la morte di più di 5 milioni di persone. Dopo la guerra, nel 1947, un piano internazionale fu adottato per concedere agli ebrei un territorio che potessero chiamare casa. Questo piano ha portato alla divisione della Palestina in due stati: Israele, uno stato ebraico, e uno stato arabo palestinese che comprendeva la Striscia di Gaza.

Tuttavia, questa divisione non è stata accettata dai paesi arabi circostanti, che si sono quindi armati contro Israele. Nel corso degli anni, si sono verificati vari conflitti e il sogno di uno stato palestinese indipendente non è mai stato pienamente realizzato. Nel 1993, è stato firmato un accordo di pace in cui i palestinesi hanno riconosciuto l’esistenza di Israele e quest’ultimo ha riconosciuto l’autonomia della Striscia di Gaza. Purtroppo, alcuni leader palestinesi e israeliani continuano a rifiutare questo accordo, contribuendo così alla persistenza dei conflitti.

Tutto ciò ha reso la Striscia di Gaza un simbolo delle sfide persistenti nel raggiungere la pace tra questi due popoli.