Nelle scorse due notti in Corsica si sono verificate delle esplosioni che sono state rivendicate dal Fronte di Liberazione Nazionale della Corsica (FLNC). Quasi una ventina di esplosioni indirizzate contro alcuni edifici dell’isola. Il Fronte ha dichiarato al quotidiano Corse-Matin di “volere la Francia fuori”.
Corsica, esplosioni dal Fronte di Liberazione: “Vogliamo la Francia fuori”
In Corsica nella notte tre ieri e oggi ci sono state circa una ventina di esplosioni che hanno colpito le zone a nord e a sud del Paese, soprattutto residenze secondarie e ville in costruzione. Il Fronte di Liberazione Nazionale della Corsica (FLNC) rivendica gli attacchi. Il movimento è nato nel maggio del 1976e da allora sostiene la causa di indipendenza della Corsica dallo stato francese. La dichiarazione arriva questa mattina dal giornale Corse-Matin, in cui il Fronte ha detto: “La Francia fuori”.
Le esplosioni arrivano in seguito alla recente visita nell’isola lo scorso settembre del Presidente francese Emmanuel Macron che si era detto favorevole a riconoscere in un articolo delle Costituzione alcune autonomie della Corsica. Il Presidente davanti all’assemblea dei nazionalisti ad Ajaccio aveva detto:
“Dobbiamo avere l’audacia di costruire un’autonomia alla Corsica all’interno della Repubblica francese.”
Con le azioni di questi giorni il Fronte ha chiaramente ribadito di non volere “un destino comune con la Francia“.
Le proteste della scorsa estate in Corsica
La scorsa estate in Corsica sono state numerose le proteste dei nazionalisti che hanno espresso tutto il loro disaccordo nel rimanere legati alla Francia. Incendi ed esplosioni sono ormai all’odine del giorno. Molti atti sono stati rivendicati dal FLNC, il Fronte di Liberazione Nazionale della Corsica, altri invece sono stati messi in moto dalla GCC (Ghjuventù Clandestina Corsa), un movimento corso clandestino della gioventù.
Dall’inizio del 2023 la Procura dell’antiterrorismo nazionale si è attivata per indagare su più di cinquanta episodi legate a incendi dolosi e azioni di distruzione che hanno riguardato tutto il Paese. I gruppi nazionalisti hanno espresso più volte la volontà di distaccarsi dalla Francia, vista la recente “colonizzazione sproporzionata degli insediamenti”. La paura dei ribelli è quella che si sta andando incontro ad processo di annientamento della cultura e dell’identità del popolo corso.