A Crotone la Dia confisca 15 milioni a un imprenditore vicino alla mafia. L’uomo è Antonio Gallo, attivo nel settore dell’antinfortunistica. La Direzione investigativa antimafia ha eseguito il decreto di sequestro dei beni ai sensi della normativa antimafia.

Dia confisca 15 milioni all’imprenditore Antonio Gallo a Crotone

La Dia confisca beni per un valore di 15 milioni all’imprenditore Antonio Gallo. Succede a Crotone, in Calabria: l’uomo era già noto alle autorità perché coinvolto nell‘operazione ‘Profilo Basso’ del gennaio 2021. La Direzione Investigativa Antimafia ha provveduto alla confisca dei beni attuando il decreto emesso dal Tribunale di Catanzaro, Sezione Misure di Prevenzione, su proposta congiunta del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro e del Direttore della Dia, ai sensi della normativa antimafia.

L’imprenditore infatti risulta collegato alle attività della ‘Ndrangheta. Dopo l’operazione ‘Profilo Basso’ del 2021, Gallo è stato sottoposto a processo e lo scorso luglio 2023 ha ricevuto la condanna a 30 anni di reclusione per associazione di tipo mafioso. Le indagini hanno fatto luce sulla sua figura come imprenditore di riferimento per alcune cosche mafiose nel Crotonese.

L’accusa fondamentale secondo quanto scoperto dalla Dia si basa sul fatto che Gallo avrebbe utilizzato la propria posizione nel settore della fornitura di prodotti antinfortunistici per agevolare l’ingresso nel mercato nazionale di alcune organizzazioni criminali. Tutto ciò avvalendosi di società cartiere, gestite da prestanome. Sono stati ritrovati documenti e fatture emessi per operazioni inesistenti, con l’obiettivo di consolidare il legame con i vertici delle cosche di San Leonardo di Cutro e di Roccabernarda.