L’appello di Fedez all’uscita dall’ospedale Fatebenefratelli di Milano ha segnato un vero e proprio boom delle donazioni di sangue in tutta la Lombardia. A rivelarlo è la sezione lombarda dell’Avis, l’Associazione volontari italiani del Sangue.
Come riportato dal Corriere della Sera, centinaia di persone si sono messe in fila per donare il sangue presso la sede dell’Avis fin dalla mattina di ieri, domenica 8 ottobre. Particolarmente sorpreso Oscar Bianchi, presidente di Avis Lombardia, che sottolinea come ci fosse un numero di donatori “dieci volte” superiore rispetto ad “una normale domenica“.
A testimonianza di come il rapper abbia influito nella decisione di queste persone, spiega Bianchi, c’è l’età media dei donatori, “tra i 18 e i 35 anni”.
Non ho numeri precisi ma posso dire che ci sono stati aumenti nei numeri in tutta la Lombardia e anche in altre parti d’Italia.
Donazioni di sangue in Lombardia, il commento di Fedez: “Sono molto felice”
In una storia su Instagram, appena rientrato a casa, Fedez ha subito commentato i risultati del suo richiamo ai follower, dicendosi “molto felice” per il risultato, un insperato “effetto a catena”.
Sono molto felice, si è generato un effetto a catena che non mi aspettavo, grazie a tutti.
Ad onor del vero, non è la prima volta che lui e sua moglie Chiara Ferragni promuovono attività per il sociale. Negli anni i due influencer si sono fatti portavoce di diverse iniziative benefiche, dalla sanità alla violenza sulle donne.
Le parole di Fedez all’uscita dall’ospedale
Dimesso dal Fatebenefratelli dopo il ricovero per via di due ulcere, Federico Lucia aveva ringraziato la struttura, “il professor Zappa e soprattutto tutti i donatori di sangue“. Il loro aiuto si era rivelato decisivo per il cantante che, come da lui stesso raccontato, avrebbe perso “metà del sangue” che aveva in corpo per via delle emorragie.
Cercherò in qualche modo di far accendere un riflettore su questo, perché senza i donatori di oggi non sarei qui.
Sempre sul suo account Instagram, Fedez ha rilanciato ringraziando l’Avis e annunciando di voler agire “per far comprendere l’importanza di donare il sangue“. Una missione, per certi versi, già compiuta.