Come sta Paulo Dybala? I tempi di recupero dell’attaccante ex Juventus e Palermo. In casa Roma l’ansia è davvero tanta. Dopo gli infortuni di Pellegrini, Sanches e Smalling, a tener banco c’è lo stop di Dybala, il giocatore più importante della rosa insieme a Lukaku. Lo stop è successo al 38’ della sfida con il Cagliari, con i giallorossi in vantaggio di due gol e la sensazione di totale serenità dopo un periodo non semplice per tutto l’ambiente capitolino. A rovinare tutto c’è stato il forte contrasto tra l’ex Spal e Ravenna Prati e Dybala: un contatto sul ginocchio sinistro dell’argentino, che ha chiesto immediatamente il cambio dopo l’ scontro, mani tra i capelli e tanta apprensione per il talento classe 1993.
Dybala, la possibile diagnosi
La prima diagnosi parlava di trauma distorsivo al ginocchio sinistro, e c’era la paura di un lungo stop. Le ultime indiscrezioni però parlano di un esito tutto sommato positivo con i menischi e il legamento crociato che non hanno riportato nessuna lesione. I tempi di recupero verranno aggiornati nei prossimi giorni ma la sensazione è che possa essere smaltito tutto in fretta, con un possibile rientro già dopo la sosta nazionale. Una possibilità che farebbe sicuramente felice Mourinho, ma che ieri ha comunque avuto buone indicazioni dal sostituto Andrea Belotti, in rete dopo essere subentrato all’argentino. L’ottimo stato di forma di Lukaku e l’ex Torino con l’apporto di Azmoun potrebbero colmare anche una possibile lunga assenza di Dybala.
Da quando è arrivato nella capitale l’ex bianconero ha convinto tutti con dei numeri impressionanti: 45 partite giocate, 20 gol e 10 assist totali. L’unico punto negativo è una condizione fisica altalenante che ha fatto saltare al fantasista argentino diverse gare come ai tempi della Juventus. Intanto con la vittoria a Cagliari la classifica della Roma inizia a migliorare, undici punti in otto partite (sei nelle ultime due gare), con uno degli attacchi più prolifici di tutto il campionato ma anche una delle difese più battute di tutta la Serie A, un aspetto su cui dovrà lavorare Mourinho. Discorso differente in Europa League con il club capitolino a punteggio pieno e che viene dalla grossa vittoria per quattro a zero contro il Servette.
Mourinho, le parole sull’argentino
L’allenatore ex Porto, Inter e Manchester United ieri ai microfoni di Dazn non aveva buone sensazioni sulle condizioni dell’argentino: “Non sono ottimista. Mi fido sempre dei giocatori e se lui non è ottimista non lo sono nemmeno io. Dobbiamo aspettare i risultati degli esami ma mi fido molto dei giocatori e della loro conoscenza del proprio corpo. Paulo non è ottimista e io non lo sono”.
Poi una parentesi sulle voci del possibile esonero: “Io lavoro tutti i giorni con i giocatori e lo staff, è una bolla e noi abbiamo pensato solo alla partita di oggi. Io vivo un po’ isolato, non sento molto cosa si dice da fuori. Sono tranquillo e so perfettamente quello che voglio ottenere. Sono felice di aver vinto, non lo sono degli 11 punti conquistati perchè sicuramente ne avremmo potuti ottenere di più. Ora vediamo se durante la sosta riusciamo a recuperare qualche calciatore infortunato. Nel finale siamo stati in difficoltà, a centrocampo giocavamo Celik, Bove e Pagano. Ho un contratto fino al 30 giugno e voglio dare tutto per la Roma”.
Su Dybala arrivano anche belle parole da parte di Lukaku: “Ci troviamo benissimo. Da quando sono arrivato in Italia ho avuto la fortuna di giocare con grandi gocatori. Paulo mi aiuta tanto, c’è un feeling speciale. Peccato per il suo infortunio, ma speriamo di recuperarlo presto perché è il nostro calciatore più importante. Mourinho? Io e il mister abbiamo una relazione speciale. Conosce la mia famiglia e i miei figli. Io ho fiducia in lui e lui ha fiducia in me”.