Continuano i combattimenti nel sud di Israele dopo l’attacco, rivendicato da Hamas, avvenuto sabato 7 ottobre 2023. Non è esclusa un’operazione di terra nelle prossime 24/48 ore nella striscia di Gaza da parte dell’esercito israeliano, secondo quanto riportato dal Washington Post.

Intanto i bombardamenti di artiglieria hanno colpito oltre 800 obiettivi appartenenti ai gruppi militanti di Hamas e della Jihad islamica nella Striscia di Gaza durante la notte, come dichiarato oggi 9 ottobre dall’esercito d’Israele.

Attacco a Israele oggi 9 ottobre 2023: continuano i bombardamenti sulla Striscia di Gaza

L’esercito israeliano ha comunicato che gli aerei stanno continuando a bombardare la Striscia di Gaza, in modo da “devastare le capacità del gruppo terroristico Hamas”. Tra i doversi obiettivi colpiti nelle ultime ore ci sono diversi posti di comando e risorse usate da Hamas, nonché da un gruppo terroristico di Intelligence.


Durante la notte i jet da combattimento, gli elicotteri, gli aerei e l’artiglieria dell’IDF (esercito israeliano) hanno colpito oltre 500 obiettivi terroristici di Hamas e della Jihad islamica nella Striscia di Gaza

hanno inoltre evidenziato i militari.

Gli attacchi aerei israeliani stanno inoltre prendendo di mira i luoghi in cui i combattenti di Hamas si stanno radunando per attraversare il confine da Gaza.

Forze politiche unite contro Hamas

Il ministro delle finanze Bezalel Smotrich chiede al primo ministro Benjamin Netanyahu e alla figura dell’opposizione MK Benny Gantz, ex capo di stato maggiore dell’IDF e ministro della difesa, di formare subito un governo di emergenza per gestire la guerra.

Una dichiarazione arrivata dopo il discorso in tv di Gantz, ieri 8 ottobre, in cui si era detto disposto a unirsi al governo per formare un “gabinetto di guerra” e dirigere la battaglia contro Gaza e altri fronti.

L’unità e la coesione sono l’imperativo del momento per sconfiggere i nostri nemici”, afferma Smotrich in una dichiarazione. “Non importa i team di negoziazione e non importa i negoziati.

Anche il capo del partito di opposizione Yisrael Beytenu, Avigdor Liberman, ha riferito ieri che si unirà all’attuale governo. Ma ha condizionato il suo sostegno annunciando pubblicamente che il governo intende “eliminare l’organizzazione terroristica Hamas e tutti i suoi leader terroristici” e non sarà sufficiente con niente di meno.

Il ministro della sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir ha dichiarato, sempre questa mattina, che accetterà un governo di unità solo se il suo obiettivo dichiarato è la “sconfitta totale di Hamas e la frantumazione della sua potenza militare e politica“.

“Guerra di Gaza sarà l’ultima”

Il segretario di gabinetto israeliano Yossi Fuchs, in un messaggio su X, ha scritto:

la prima guerra di Gaza sarà anche l’ultima

alludendo probabilmente alla risposta che Israele darà al gruppo islamista palestinese Hamas, responsabile dell’attacco che ha causato finora oltre 700 morti e 2150 feriti.

Da parte palestinese, il bilancio delle vittime dei bombardamenti israeliani su Gaza è di 436, come annunciato oggi dal ministero della Sanità. In questo drammatico bilancio 81 bambini e 61 donne. Sono invece 2271 i feriti.

Nel suo messaggio, Fuchs racconta un aneddoto riguardante gli attentati dell’11 settembre 2001 negli Stati Uniti, quando suo nonno gli disse:

‘Se Al Qaeda riuscisse a compiere un simile attacco, conquisterebbe il mondo.’ Lo tranquillizzai e gli dissi che era un campanello d’allarme e che questo terrore sarebbe stato sconfitto.

Uccisi cittadini di diverse nazionalità

Il Canada sta indagando sulla possibile morte in Israele di un suo cittadino, ma anche sulla scomparsa di altri due in seguito agli attacchi lanciati da Gaza. Il primo ministro canadese ha poi espresso sostegno al Paese:

Ai nostri amici israeliani, noi canadesi siamo al vostro fianco. Il governo canadese è pronto ad aiutare; il nostro sostegno al popolo di Israele è incrollabile

ha dichiarato Trudeau.

Intanto domenica 8 ottobre un funzionario statunitense ha confermato che alcuni cittadini americani sono stati uccisi, senza però fornire ulteriori dettagli. Mentre è salito a 12 il bilancio delle vittime thailandesi in seguito alle violenze di Hamas.

Interrotto il recupero dei corpi del rave

 I volontari che erano impegnati nella ricerca dei corpi nell’area in cui si stava svolgendo il festival musicale Supernova, al confine con Gaza, hanno dovuto sospendere le loro attività perché colpiti dal fuoco dei miliziani. Al rave sabato sono state uccise almeno 260 persone, tra cui anche la tedesca Shani Louk, mentre altre sono stati rapiti.

Yossi Landau, comandante del gruppo di volontari Zaka, afferma che la sua squadra di 25 persone ha finora recuperato 162 salme, ma non è stato possibile proceder otre. Lo ha dichiarato intervenendo al programma Today della BBC.

Il gruppo di 600 volontari, addestrati dall’esercito, lavora per recuperare i resti delle vittime per motivi religiosi. Le immagini arrivate dal rave party hanno fatto il giro del mondo.