Ismail Haniyeh è un politico palestinese, capo di Hamas, organizzazione politica e paramilitare palestinese. E’ nato il 29 gennaio 1962 ad Al-Shati Camp, Gaza.
Chi è il capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh?
Haniyeh è un uomo sposato e padre di sette figli, con una laurea in “Lingua e letteratura araba”.
Divenne Primo Ministro dell’Autorità Nazionale Palestinese in seguito alla vittoria elettorale del suo movimento, Hamās, il 25 gennaio 2006. La sua nomina ufficiale avvenne il 16 febbraio 2006, mentre il giuramento avvenne il 29 marzo dello stesso anno.
All’interno del movimento di Hamās, Ismail Haniyeh è stato il braccio destro del fondatore del movimento, Ahmed Yassin, e rappresenta l’ala considerata “pragmatica” di Hamās. A differenza di alcuni altri leader di Hamās, Haniyeh ha evitato di promuovere la distruzione di Israele.
Ha trascorso del tempo nelle carceri israeliane a seguito del suo arresto durante manifestazioni di protesta nel 1987 e nel 1988. Successivamente, è stato nuovamente arrestato nel dicembre del 1992 e deportato insieme ad altri 451 membri di Hamās e della Jihad islamica nel Sud del Libano. È tornato a Gaza solo alla fine del 1993 e ha poi ricoperto il ruolo di preside dell’Università Islamica di Gaza.
I rapporti con Israele
I rapporti di Haniyeh con Israele sono estremamente tesi, poiché lo Stato ebraico considera Hamās un’organizzazione terroristica. In passato, alcuni leader di Hamās sono stati oggetto di attacchi mirati da parte delle forze israeliane. Nel corso del 2006, il Vice Primo Ministro e Ministro degli Affari Strategici israeliano Avigdor Lieberman ha persino fatto appelli per l’eliminazione fisica del Primo Ministro palestinese in risposta al sequestro del soldato israeliano Guilad Shalit da parte dei palestinesi.
Nel novembre 2006, in seguito a dispute e negoziati tra il Presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, Mahmud Abbas, e Hamās, Haniyeh ha annunciato le sue dimissioni, aprendo la strada alla formazione di un Governo di Unità Nazionale. Il suo successore probabile era stato considerato l’ex rettore dell’Università Islamica di Gaza, Mohammed Shbair. Tuttavia, in seguito al fallimento degli accordi tra Hamās e Abū Māzen, Haniyeh non ha effettivamente rassegnato le dimissioni.
Successivamente, durante una visita al Presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad, Haniyeh ha ribadito il rifiuto di Hamās di riconoscere lo Stato di Israele. Il 15 febbraio 2007, dopo ulteriori negoziati con Abū Māzen, Haniyeh si è dimesso e ha ricevuto l’incarico di formare un governo di unità nazionale, grazie all’intermediazione del re dell’Arabia Saudita, ʿAbd Allāh, avvenuta a Mecca. Successivamente, il 18 marzo, ha giurato durante la cerimonia di insediamento del nuovo governo di unità nazionale.
Tuttavia, le tensioni all’interno del governo si sono acuite nel corso del tempo, portando a una violenta guerra civile all’inizio di giugno. Hamas ha preso il controllo della striscia di Gaza, e in risposta, il 14 giugno Abū Māzen ha dichiarato decaduto il governo di unità e ha affidato a Salam Fayyad, un esponente del partito centrista La Terza Via, l’incarico di formare un nuovo governo.