Si continuano a ipotizzare aumenti degli stipendi degli infermieri e dei medici, in particolare con la detassazione degli straordinari, per sfoltire le liste d’attesa. Tra le novità che potrebbero arrivare nella legge di Bilancio 2024 vi è anche quella di un rimborso ai pazienti dei costi per effettuare esami, ecografie, risonanze e perfino interventi dai privati, qualora l’ospedale o la struttura pubblica non ne avesse le possibilità.

Sono queste le direttrici lungo le quali si starebbe muovendo il governo di Giorgia Meloni e il ministro della Salute di Orazio Schillaci, con la previsione di risorse da stanziare nella Manovra per arrivare a coprire le situazioni deficitarie delle strutture pubbliche.

Aumenti stipendi infermieri e medici, detassazione straordinari o rimborso ai pazienti per sfoltire le liste d’attesa

Si fanno sempre più concrete le possibilità di aumentare gli stipendi di infermieri e medici mediante la detassazione delle ore di straordinario e di straorario con l’obiettivo di sfoltire le liste d’attesa. La novità dovrebbe arrivare nella legge di Bilancio 2024, nell’ambito della quale il governo dovrebbe stanziare alcuni miliardi di euro per la Sanità.

Non si arriverà, probabilmente, ai 4 miliardi di euro che erano stati richiesti dal ministro della Sanità, Orazio Schillaci, ma le stime parlano di tre miliardi di euro. In queste risorse dovrebbero rientrare anche primi fondi per il rinnovo del contratto 2022-2022, dopo la recente firma del contratto relativo al personale medico e dirigente sanitario non medico di fine settembre scorso.

Aumenti stipendi infermieri, tra le novità 2024 anche l’acquisto dai privati di ecografie, risonanze e interventi

Sugli aumenti degli straordinari, peraltro, dovrebbero essere previsti i nuovi importi: agli infermieri dovrebbero andare 50 euro all’ora, mentre ai medici dovrebbero spettare 80 euro. Su questi importi, il governo dovrebbe stabilire una forma di detassazione attuabile mediante una flat tax del 15 per cento, percentuale applicata sulla paga oraria delle ore in più.

L’intero adeguamento stipendiale di medici e infermieri dovrebbe rientrare in un progetto di sfoltimento delle liste d’attesa per le prestazioni sanitarie. La novità del giorno, in questo senso, è quella che la sanità pubblica dovrebbe partecipare alle maggiori spese dei cittadini nel caso in cui non fosse in grado di garantire, in tempi accettabili, prestazioni quali ecografie, risonanze o anche interventi chirurgici. L’acquisto di queste prestazioni dovrebbe avvenire da parte della Servizio sanitario nazionale dalle strutture private.

Allo stesso tempo, il governo sta provvedendo a implementare in questo piano la lotta agli sprechi nella sanità, in particolare per quelle prestazioni prescritte da medici di base e specialisti non necessarie. Le storture finiranno nelle verifiche ex post al fine di contrastare l’ingrossamento delle liste d’attesa.

Rinnovo contratto 2022-2024, risorse del governo nella legge di Bilancio

Proprio nei giorni scorso è stato rinnovato il contratto dei medici e dei dirigenti della Sanità. Il 28 settembre scorso, all’Aran le parti sono arrivate all’accordo per il nuovo contratto dal 2019 al 2021 che assicurerà incrementi in busta paga di 289 euro medi mensili al lordo. Medici e dirigenti riceveranno anche gli arretrati per il tardivo rinnovo del contratto: si va da un minimo di 6.000 a un massimo di 10.000 euro. In tutto, interessati al rinnovo del contratto sono 120.063 medici e da 14.573 dirigenti sanitari non medici. La firma definitiva del contratto è arrivata nella giornata del 23 gennaio 2024.

Nel nuovo contratto, i sindacati di categoria mirano all’aumento delle relative indennità specifiche. Quella degli infermieri è di 70 euro al mese, circa un quarto di quella spettante ai medici. Il rinnovo del contratto dei medici è arrivato il giorno dopo la presentazione del governo della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (Nadef). Secondo il documento, nella legge di Bilancio 2024 il governo dovrebbe stanziare tra i 2,2 e i 2,3 miliardi di euro per il nuovo contratto e gli aumenti degli stipendi di medici, infermieri e operatori socio-sanitari.