Cosa vuole Hamas e perché attacca Israele? Per rispondere a questi interrogativi dobbiamo innanzitutto chiarire che Hamas è un’organizzazione politico-religiosa palestinese fondata nel 1987, originariamente costituita come il braccio armato dei Fratelli Musulmani per opporsi al dominio dello Stato di Israele.
Cosa vuole Hamas?
Nel suo statuto, Hamas si propone il recupero della Palestina alla sua condizione precoloniale e l’istituzione di uno Stato Palestinese indipendente.
È considerata un’organizzazione terroristica da numerosi paesi, tra cui gli Stati Uniti e l’Unione europea, a causa degli attacchi perpetrati nel corso degli anni in Israele, che hanno causato molte vittime civili e militari, alcuni dei quali sono stati rivendicati da Hamas.
Nonostante ciò, ha conquistato il favore della popolazione palestinese grazie a vari programmi sociali nei settori della sanità e dell’istruzione.
Perché Hamas attacca Israele?
Il leader politico di Hamas, Ismail Haniye, ha descritto l’attacco condotto dalle forze armate il 7 ottobre 2023 come una “lotta per preservare la dignità” contro le azioni considerate “criminali” da parte di Israele.
In un comunicato diffuso da al-Jazeera, Haniye ha dichiarato che l‘operazione ‘Alluvione al-Aqsa’ è diretta contro “un nemico che sta assediando Gaza, sostenendo l’aggressione e il colonialismo in corso in Cisgiordania, con l’obiettivo di espellere il nostro popolo dalla propria terra”.
Per Haniye, questo attacco rappresenta una risposta ai “crimini commessi dall’occupazione israeliana contro il nostro popolo fin dal 1948″.
Il leader di Hamas ha accusato Israele di aver “violato gli accordi” riguardanti i prigionieri, “riarrestando coloro che erano stati precedentemente rilasciati nell’ambito di scambi di prigionieri”. Ha concluso sottolineando che stanno combattendo per preservare l’onore, la resistenza e la dignità, e per difendere il santuario di al-Aqsa, come annunciato dal loro comandante sul campo: un’operazione che ha avuto inizio a Gaza e si estenderà alla Cisgiordania e oltre, in tutti i luoghi in cui il popolo palestinese e la loro nazione sono presenti.