Potrebbero arrivare novità anche sui bonus edilizi e sul superbonus, oltre che sulle pensioni e sugli aumenti degli stipendi, nella legge di Bilancio 2024, il cui disegno di legge si prepara ad andare nel Consiglio dei ministri del 16 ottobre prossimo.
In questa sede, il governo dovrà approvare il Documento programmatico di Bilancio (Dpb), contenente le linee guida della Manovra del 2024 da inviare alla Commissione europea per il via libera. Il disegno di legge vero e proprio del Bilancio 2024 dovrebbe arrivare nelle aule parlamentari nei primi giorni di novembre, pronto per la discussione.
Bonus edilizi dopo lo stop al superbonus, le novità in arrivo nella legge di Bilancio 2024
Oltre ad altri capitoli di spesa quali pensioni e stipendi, nella legge di Bilancio 2024 potrebbe rientrare un riordino dei bonus edilizi, con l’armonizzazione di agevolazioni fiscali – alcune delle quali dovrebbero prendere il posto di alcuni lavori in superbonus – che assicurerebbe la detrazione nella dichiarazione dei redditi per un totale di dieci anni.
Nei giorni scorsi sono arrivate conferme circa il termine del superbonus villette dal 1° gennaio 2024, con la fine dei lavori di fine anno sulle unità indipendenti, mentre sui condomini si ridurrà ulteriormente l’aliquota dell’agevolazione fiscale. Si passerà dal 110% (o dal 90%) del 2023 al 70% per 2024, fino all’ulteriore riduzione al 65% dal 1° gennaio 2025.
Proprio negli ultimi giorni il governo ha confermato che non ci saranno proroghe per il superbonus condomini. Nella conversione in legge del decreto “Asset”, infatti, sono stati bocciati tutti gli emendamenti relativi alla proroga del superbonus condomini al 110% nei primi sei mesi del 2024. La bocciatura è arrivata anche nei confronti di quei committenti e di quelle imprese che avessero raggiunto una determinata percentuale (si parla del 60% o del 70%) di stato di avanzamento dei lavori (Sal).
Bonus superbonus bilancio 2024, quali agevolazioni rimarranno?
Senza ulteriori conferme del 110% sul superbonus condomini e in assenza di una misura relativa alle villette e unità indipendenti, molte delle attese sono per gli altri bonus edilizi. Confermato fino a tutto il 2025, già dalla normativa, il bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche con percentuale di agevolazione fiscale del 75 per cento, con possibilità di cessione dei crediti d’imposta e di applicazione dello sconto in fattura.
Per il resto dei bonus edilizi, il governo potrebbe procedere a un riordino delle aliquote e delle agevolazioni fiscali, anche in considerazione che più bonus vanno ad agevolare le stesse tipologie di interventi di efficientamento energetico e di ristrutturazione.
È il caso, ad esempio, dei lavori sulle caldaie che possono beneficiare sia del bonus ristrutturazione che dell’eco bonus. Inoltre, l’utilizzo dei bonus dovrà essere riprogrammato nella sola detrazione fiscale, che richiede, pertanto, un periodo di più lungo di sconto nelle dichiarazioni dei redditi. Non essendoci più la possibilità di utilizzare la cessione dei crediti d’imposta e lo sconto in fattura, i contribuenti hanno bisogno di un numero di rate più elevato per abbassare la quota da portare annualmente in detrazione.
Non tutti i contribuenti, infatti, possono permettersi di fare detrazioni fiscali di importo elevato (non avendo corrispondenti redditi di fascia alta), andando incontro quindi a perdite dell’agevolazione.
Detrazione fiscale sulle agevolazioni edilizie, le più convenienti
Tra i bonus che nel prossimo anno rimarranno, vi è quello sui mobili e sugli elettrodomestici che, tuttavia, ridurrà ulteriormente la quota delle spese agevolate, scendendo da 8.000 a 5.000 euro. Di conseguenza, essendo lo sconto del 50 per cento, il totale delle spese che si possono recuperare nel 2024, sarà pari a 2.500 euro.
Tra i bonus edilizi più convenienti che saranno a disposizione dei contribuenti nel prossimo anno, figura quello sull’abbattimento delle barriere architettoniche. Le tipologie di interventi coperte dall’agevolazione si ritrovano nel decreto 236 del 1989, che fissa le regole per eseguire correttamente i lavori. Si possono agevolare, con questo bonus, anche il cambio degli infissi, delle finestre, del pavimento e del bagno, oltre alla copertura delle spese per interventi sulle parti comuni dei condomini.