La presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, ha espresso il suo sostegno inequivocabile a Israele in una lettera inviata al quotidiano “Il Foglio“, diretto da Claudio Cerasa. Nel suo messaggio, Meloni ha affermato: “Israele siamo noi: aderisco con convinzione all’appello del Foglio“. La leader italiana ha aggiunto un importante messaggio contro il terrorismo, dichiarando che

Il terrorismo non è mai giustificato e Israele ha il diritto di difendere se stesso e il suo popolo. Il sostegno del mio governo alla sicurezza di Israele è solidissimo.

Meloni rilancia l’appello de Il Foglio: “Sostegno inequivocabile a Israele”

L’appello del quotidiano “Il Foglio” era stato lanciato in risposta agli attacchi subiti da Israele, compresi i missili lanciati dalla Striscia di Gaza e l’entrata di miliziani armati in territorio israeliano. Il giornale aveva sottolineato l’importanza di difendere una democrazia come quella di Israele, minacciata dai terroristi islamisti di Hamas e da coloro che li sostengono. L’appello invitava le persone a unirsi in difesa di Israele, definendola una difesa della libertà e delle democrazie stesse.

Meloni non si è limitata a esprimere il suo sostegno attraverso una lettera, ma ha anche avuto una conversazione telefonica con il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Durante la chiamata, ha ribadito la piena solidarietà del governo italiano per gli attacchi subiti da Israele e la vicinanza alle vittime, agli ostaggi e ai feriti. Ha assicurato che l’Italia lavorerà con i partner internazionali per coordinare il sostegno a Israele in questo momento difficile.

Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha anche espresso la sua preoccupazione per gli italiani presenti in Israele. Ha sottolineato che ci sono circa 18.000 italiani che vivono in Israele, molti dei quali hanno un doppio passaporto. Tra di loro ci sono giovani che svolgono il servizio militare con l’esercito israeliano, oltre a pellegrini e lavoratori temporanei. Tajani ha evidenziato la necessità di monitorare attentamente la situazione di queste persone durante la crisi.