Il governatore di Bankitalia uscente, Ignazio Visco, ha espresso preoccupazioni sullo stato dell’economia italiana in un’intervista al Financial Times, sottolineando la necessità di affrontare le crescenti preoccupazioni degli investitori e dei mercati riguardo al debito pubblico italiano. Sebbene abbia chiarito che non c’è alcuna speculazione contro l’Italia, ha enfatizzato la legittimità delle preoccupazioni per il tasso di crescita potenziale a lungo termine dell’economia italiana.

Visco: “Non c’è alcuna speculazione contro l’Italia solo preoccupazione sul debito da parte dei mercati”

Visco ha notato che l’Italia è tornata al centro dell’attenzione degli investitori nelle ultime settimane, con i rendimenti dei titoli di stato decennali italiani che hanno raggiunto quasi il 5%, il livello più alto in 11 anni. Questo aumento è stato influenzato dai timori che le banche centrali potrebbero mantenere i tassi di interesse più alti per contenere l’inflazione, scatenando una vendita massiccia sui mercati obbligazionari.

La situazione è stata ulteriormente aggravata dall’annuncio italiano di aumentare il deficit fiscale previsto per quest’anno e il prossimo, accompagnato da tagli nelle previsioni di crescita economica. Ciò ha portato a un aumento del rapporto debito/PIL, che è destinato a crescere fino al 140%, uno dei più alti in Europa.

Visco ha sottolineato che la Banca d’Italia deve comprendere le ragioni di questa preoccupazione da parte dei mercati e ha chiesto al governo di affrontare la situazione con decisione. Ha suggerito diverse strade per sostenere la crescita economica, tra cui massimizzare i finanziamenti dell’Unione Europea e incrementare la partecipazione femminile al mercato del lavoro. Inoltre, ha evidenziato la necessità di affrontare il basso coinvolgimento delle donne nel mondo del lavoro, migliorare l’integrazione degli immigrati nel settore lavorativo e potenziare la formazione nelle competenze digitali.

Il governatore uscente ha accolto favorevolmente i cambiamenti proposti riguardo alla tassa sui margini di interesse netti delle banche commerciali, sottolineando la necessità di una comunicazione efficace e di una gestione oculata delle politiche economiche. Ha esortato il governo a considerare attentamente le legittime preoccupazioni degli investitori internazionali e a offrire una visione chiara e un piano di azione solido per affrontare le sfide economiche del Paese.