Una nuova polemica tra politica e magistratura si è accesa oggi sui canali social della Lega, in seguito alla pubblicazione di un video in cui compare la giudice Iolanda Apostolico, accompagnata dal marito Massimo Mingrino, funzionario del tribunale di Catania. Nel video, la coppia è ripresa al ritmo dello slogan “Siamo tutti antifascisti”, urlato dai manifestanti davanti alle forze di polizia. La didascalia del video recita: “Catania, coppia che lavora in tribunale tifa con l’estrema sinistra davanti alla polizia“, accompagnata da una citazione del giudice Rosario Livatino: “Nessuno ci verrà a chiedere quanto siamo stati credenti, ma credibili.

Lega: “La giudice di Catania non è imparziale su questione migranti”

La controversia riguarda la decisione della giudice Apostolico di non convalidare il trattenimento dei migranti usciti dal centro di Pozzallo, una mossa che ha scatenato l’ira della Lega. Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha commentato la situazione dichiarando che “i limiti di un magistrato sono ormai fissati da varie pronunce della Giurisprudenza, ma soprattutto dalla deontologia e dal buonsenso. Più manifesta le sue idee politiche, più vulnera la presunzione di imparzialità.”

Tuttavia, Nordio ha sottolineato che prima di prendere una posizione sulla possibile dimissione della magistrata, è necessario acquisire tutti gli elementi necessari. Al riguardo, ha dichiarato: “Ufficialmente non sappiamo nemmeno se la magistrata abbia partecipato o no a quella manifestazione. Sono state annunciate interrogazioni. Faremo subito accertamenti.”

Nordio: “Video a una manifestazione pubblica non è violazione della privacy”

La discussione si è estesa anche al video stesso e alle accuse di violazione della privacy della giudice. Nordio ha chiarito che “un filmato di un evento pubblico non è mai un dossieraggio” e che può provenire da qualsiasi fonte, inclusi i giornalisti. Ha inoltre sottolineato che partecipando a una manifestazione pubblica, non si può sostenere di essere stati spiati nella propria vita privata.

Nelle ultime ore, sono emerse nuove immagini della giudice al sit-in di protesta a Catania nel 2018, in cui si vede il segretario di Rifondazione comunista dell’epoca, Pier Paolo Montalto, accusare i poliziotti di aver manganellato una ragazzina, con la giudice che alza il braccio e pronuncia parole non udibili. La Lega ha definito queste immagini “sconvolgenti” e ha rivelato che il video è stato condiviso da un carabiniere in servizio a Catania, che l’ha mantenuto nel suo telefono per anni prima di renderlo pubblico.