La Manovra del 2024 è in fase di preparazione per essere presentata al Consiglio dei Ministri il 16 ottobre. Prima di questa fase, è previsto l’invio a Bruxelles del Documento Programmatico di Bilancio (DPB), che conterrà le principali linee guida della manovra. Successivamente, si procederà con la presentazione del disegno di legge di Bilancio 2024 al parlamento. In teoria, questo dovrebbe avvenire entro il 20 ottobre, ma di solito si arriva quasi sempre a ridosso dei primi giorni di novembre.

Riforma pensioni 2024, tutte le novità della Manovra

Per quanto riguarda le pensioni, ci si troverà di fronte alla sfida della mancanza di risorse per implementare misure incisive e costose, come auspicato dai partiti della maggioranza. Potrebbe diventare quasi obbligatorio prolungare di un anno Quota 103 e Ape sociale, con l’eventualità di estendere queste misure anche ad altre categorie di lavoratori. Si sta inoltre riflettendo su come garantire una maggiore copertura pensionistica ai giovani e ai lavoratori con carriere contributive complete. Inoltre, si sta considerando un ulteriore rafforzamento delle pensioni più basse, come richiesto soprattutto da Forza Italia, dopo i primi interventi attuati con la Manovra dell’anno scorso.

Quota 84 per le donne

Quota 84 costituisce un’opzione per il pensionamento anticipato, consentendo alle donne di andare in pensione a 64 anni con almeno 20 anni di contributi. Questo rappresenta un nuovo elemento nel panorama delle pensioni, introducendo una regola generale per coloro che fanno parte del sistema contributivo.

Una delle principali differenze rispetto ai sistemi precedenti è che non sarà più richiesto di avere un reddito almeno pari a 2,8 volte l’assegno minimo di pensione, come stabilito dalla recente legislazione Fornero.

Inoltre, sarà previsto un ricalcolo dell’assegno basato sul metodo contributivo, il che dovrebbe comportare effetti meno significativi rispetto all’Opzione Donna, che comportava una riduzione dell’importo del 20-30% a seconda delle circostanze, come nel caso delle braccianti agricole.

Le altre opzioni

Oltre alla Quota 84, sono state esaminate altre possibilità di pensionamento per il 2024. Una di queste ipotesi prevede la possibilità di uscire dal lavoro tra i 60 e i 63 anni con almeno 35 anni di contributi. Un’altra opzione propone il pensionamento a 63 anni con almeno 20 anni di contributi, con un ricalcolo contributivo dell’assegno.

Nel frattempo, si sta aspettando il riconoscimento di un adeguamento dell’0,8% (previsto per novembre-dicembre) per allineare gli assegni pensionistici del 2023 all’inflazione effettiva. Non è esclusa la possibilità di ulteriori revisioni, comprese misure di adeguamento. Le pensioni costituiscono una parte significativa delle spese pubbliche, e avranno un impatto crescente sul PIL nei prossimi anni. Il nuovo meccanismo della Quota 84 potrebbe essere paragonato a un’Ape sociale dedicata esclusivamente alle donne, con la possibilità di un pensionamento anticipato a 63 anni e un assegno fisso per 12 mensilità, fino a un massimo di 1.500 euro, senza rivalutazione. Una volta raggiunta l’età pensionabile, si passerà all’assegno normale, con possibilità di ulteriori aggiustamenti.