Nel conflitto con Israele, Hamas ha attaccato diversi kibbutz presenti sul territorio nazionale, in particolare modo a sud. Ma di cosa si tratta e quanti sono i kibbutz in Israele? Scopriamo insieme la storia, lo sviluppo e lo stile di vita di queste comunità gestite tramite la collettività.

Kibbutz: ecco cosa sono

I miliziani del gruppo Hamas hanno attaccato via terra molti dei kibbutz nel territorio di Israele, tra i quali quello di Urim, una comunità situata a circa 15 chilometri dalla Striscia di Gaza, nel sud del Paese. Altri scontri tra l’esercito israeliano e i ribelli palestinesi si sono verificati vicino ai kibbutz di Be’eri e di Re’im, sempre vicino al confine. Oltre ad aver distrutto molti degli edifici di queste società, i gruppi armati di Hamas hanno ucciso e preso in ostaggio molti degli abitanti.

I kibbutz (dall’ebraico קִבּוּץ, letteralmente: riunione, comune) sono delle piccole comunità agricole organizzate a base collettiva, nate prima in Palestina con il movimento sionista nel 1909 e affermatesi poi anche nello Stato di Israele. Le prime società si sono stabilite nel nord di Israele, alle pendici del monte Gilboa. Esistono dunque da più di un secolo e rappresentano un sistema di vita fondato sui valori della condivisione e dell’uguaglianza tra le persone. Negli ultimi tempi l’innovazione ha incontrato il forte legame che queste comunità hanno con la natura. I villaggi si sono nel tempo aperti ai turisti che vogliono scoprire i luoghi più nascosti e antichi di Israele. In queste aree è possibile svolgere anche attività di volontariato per aiutare la popolazione.

Qui gli abitanti vivono di agricoltura e allevamento, mantenendo un profondo senso di attaccamento alla natura e alla tradizione. ll kibbutz più famoso è quello di Sde Boker, fondato nel 1952. Si trova nel sud della nazione, a 50km dalla città di Beer Sheva. Qui ha abitato durante l’ultima parte della sua vita, David Ben Gurion, il celebre  Primo Ministro e fondatore dello Stato di Israele: la sua casa è stata trasformata in un museo.

Quanti sono i kibbutz in Israele?

Oggi in Israele ci sono circa 250 kibbutz sparsi per tutto il territorio del paese. Ciascuna comunità ha le proprie caratteristiche e decide di vivere con i più diversi tipi di sostentamento: alcuni hanno scelto di continuare la tradizione dell’agricoltura e dell’allevamento, altri si muovono nel campo della ricerca tecnologica, altri ancora hanno trasformato le proprie abitazioni in strutture di ospitalità, come hotel e B&B.

I kibbutz rappresentano non solo un simbolo della memoria storica della cultura ebraica ma rappresentano oggi un elemento fondamentale per l’economia di Israele. Circa il 40% della produzione agricola nazionale e il 10% di quella industriale del Paese deriva proprio da qui. Alcune comunità si sono specializzate nella ricerca e innovazione per la salvaguardia dell’ambiente. Altre costituiscono un polo attrattivo per il turismo internazionale che indice positivamente all’interno del settore terziario della nazione.