Continuano le proteste riguardanti l’ex Ilva di Taranto, per la giornata di domani lunedì 9 ottobre 2023 è previsto il raduno del corteo degli imprenditori proprio davanti alle porte dello stabile siderurgico.
Ex Ilva, Taranto: le protese degli imprenditori
Domani, lunedì 9 ottobre 2023, Taranto sarà di nuovo teatro di proteste: questa volta sanno gli imprenditori a riunirsi in un corteo per manifestare contro l’ex Ilva. Il dissenso verrà sostenuto anche a Roma, sempre nella giornata di domani, davanti alla sede del ministero delle Imprese – per la prima volta riguardo questa tematica – dai gruppi sindacali di Fim, Fiom e Uilm di Acciaierie d’Italia. Il motivo che anima le proteste resta sempre lo stesso, ossia un grave stato di preoccupazione per la situazione che da mesi ha bloccato la macchina dell’ex Ilva, senza margine di miglioramento.
Fabio Greco, presidente di Aigi, l’associazione che raggruppa le aziende dell’indotto, a proposito delle manifestazioni ha dichiarato: “Abbiamo deciso di fermarci. Visto che non c’é stato nessun intervento del Governo o di parlamentari per rassicurarci circa il fatto che non ci sarà alcuna amministrazione straordinaria per Acciaierie d’Italia, e poiché riteniamo che vi siano tutti i crismi per tornare al 2015, e quindi ad un’ennesima amministrazione straordinaria e poi ad una newco, pare con Arvedi e Fincantieri, non possiamo più stare fermi. Anche perché solo Acciaierie d’Italia ha smentito. Altrove silenzio.”
Domani mattina intorno alle 6:45 circa 800 persone, tra imprenditori e non, hanno deciso di ritrovarsi davanti alle portinerie dell’impianto. Dallo stabile partirà il corteo che arriverà nelle strade di Taranto per esprimere tutto il dissenso e la preoccupazione. Oltre alle persone, sfileranno anche i mezzi pesanti come tir, autogrù e camion.
Il blocco di Roma invece prevede il raduno davanti ministero delle Imprese per le ore 10:30 circa del mattino. Qui ci saranno il coordinamento nazionale unitario dei delegati sindacali di Fim, Fiom e Uilm del gruppo Acciaierie d’Italia e quasi 200 lavoratori.