L’attacco militare di Hamas si espande oltre i confini israeliani e arriva a toccare il conflitto bellico tra Russia e Ucraina. Dalla recente analisi dell’Isw, l’Istituto per lo studio della guerra, emerge infatti un quadro macabro che vede Mosca sempre più impegnata nel cercare di deviare l’attenzione mediatica dalle proprie azioni contro Kiev, accusando il resto dell’Occidente per il proprio operato.
Più nello specifico, l’Isw ritiene che la Russia stia tentando di orientare il sostegno dei popoli “nemici” verso il popolo di Israele, facendo leva sulla pericolosità del conflitto israelo-palestinese su scala mondiale. Ecco la nota:
Il Cremlino mira a sfruttare l’attacco di Hamas contro Israele per distogliere il sostegno e l’attenzione dell’Occidente dall’Ucraina. In una dichiarazione pubblicata sulla piattaforma di social media X, il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev ha affermato infatti che gli Stati Uniti e gli alleati occidentali avrebbero dovuto concentrarsi sulla soluzione israelo-palestinese, piuttosto che fornire aiuti militari all’Ucraina
L’accusa è dunque quella di “aver trascurato i conflitti in Medio Oriente a favore del sostegno all’Ucraina”, una tesi sostenuta a gran voce anche da tutti i media russi – anche quelli non tradizionali – che spostano la linea del Cremlino.
Guerra Russia-Ucraina, Mosca parla di Israele ma continua i bombardamenti
I tentativi di spostare l’attenzione sul conflitto tra Israele e Hamas non hanno tuttavia impedito alla Russia di condurre nuovi attacchi su Kiev, a cui sono inevitabilmente seguite le risposte militari del caso. Procedendo in ordine cronologico, l’ultimo bombardamento è arrivato a Luhansk, come sottolineato da una nota su Telegram emessa da Artem Lysohor, il capo dell’OVA:
Nella regione di Luhansk, gli occupanti hanno sganciato due bombe aeree su Nevsky e Novolyubivka. Il nemico ha lanciato otto attacchi contro i villaggi con sistemi a salva di razzi
Non solo, perché da quanto si apprende da un portavoce delle forze armate ucraine nell’Ucraina orientale, la Russia starebbe pianificando una serie di attacchi su larga scala che coinvolgono principalmente il nord di Bakhmut, nel tentativo di opporre resistenza a Kiev sia nella “disputa” sul Donetsk, sia in generale per non perdere forza in un momento cruciale del conflitto:
La Russia sta schierando forze di riserva a nord di Bakhmut nel tentativo di scoraggiare l’avanzata della controffensiva dell’Ucraina nell’oblast di Donetsk. In questo momento sono in corso intense operazioni di combattimento. Il nemico continua a schierare unità di contrattacco in questa direzione per impedirci di avanzare nella nostra offensiva. Stanno impiegando tutte le forze e le riserve disponibili perché capiscono che la perdita di questo fianco potrebbe avere conseguenze molto diverse per loro.
Guerra, la risposta di Kiev a Melitopol
Naturalmente, non si è fatta attendere la risposta di Kiev che ha iniziato una serie di controffensive principalmente dalla regione di Melitopol e a Bakhmut, proprio per porre argine all’offensiva russa. È lo Stato maggiore delle forze armate ucraine a confermare le mosse del popolo di Zelensky, a seguito della riunione di briefing mattutino:
Le forze di difesa continuano l’offensiva nelle direzioni Melitopol e Bakhmut, dove sono trincerate ai confini raggiunti. Durante lo scorso giorno si sono verificati 68 scontri. In generale, il nemico ha effettuato 8 attacchi missilistici e 34 aerei, ha effettuato 37 attacchi con sistemi di salvataggio di razzi sia sulle posizioni delle nostre truppe che su obiettivi civili del nostro stato.