L’autopalpazione al seno è una pratica fondamentale per la salute delle donne. La palpazione regolare del seno consente di rilevare eventuali cambiamenti o anomalie, contribuendo così alla diagnosi precoce di eventuali problemi, tra cui il tumore al seno.
Scopri come effettuare correttamente l’autoesame del seno, con alcuni consigli per una corretta procedura.
Come effettuare correttamente l’autopalpazione al seno
L’autopalpazione al seno è un autoesame che può aiutare a rilevare il cancro nelle sue fasi iniziali.
Ecco alcune istruzioni per farlo bene, passo passo.
La maggior parte dei casi di cancro al seno vengono notati dalle pazienti stesse. Spesso ciò non accade consapevolmente, ma piuttosto accidentalmente durante l’applicazione della crema corpo o sotto la doccia.
La palpazione del seno non è affatto difficile e può essere facilmente integrata nella vita di tutti i giorni. È un’analisi fondamentale per la diagnosi precoce. Ecco alcune istruzioni per farlo correttamente:
- Il modo migliore per iniziare il tuo autoesame è con una valutazione visiva davanti allo specchio. Per fare questo, posizionati a torso nudo davanti allo specchio e concentra la tua attenzione sul petto. Prima lascia pendere le braccia e poi allungale verso l’alto. Tieni d’occhio la forma e le dimensioni del tuo seno. Noti cambiamenti? Dovresti anche prestare attenzione a rigonfiamenti, rientranze, arrossamenti e ispessimenti della pelle.
- Ora è il momento di palpare correttamente il seno. Tocca il tuo seno con movimenti delicati e circolari. Inizia sotto l’ascella e tira la mano a spirale dall’esterno verso il capezzolo. Senti se il tessuto mammario è difficile da spostare o se senti una specie di nodulo al seno. Inoltre, non dimenticare di palpare la zona dell’ascella, l’ascella e le clavicole per verificare la presenza di gonfiore dei linfonodi.
- In una terza fase dovresti ora dare un’occhiata più da vicino anche al capezzolo. Verifica se fuoriesce del liquido dal capezzolo, puoi spremerlo delicatamente e leggermente. Se fuoriesce del liquido prestare attenzione alla consistenza e al colore.
Quali sono i segnali del cancro al seno da tenere presenti durante l’autopalpazione
Quali sono i segni specifici del cancro al seno e a cosa dovresti prestare attenzione durante l’autopalpazione? Se noti i seguenti sintomi, contatta subito il tuo medico curante:
- Noduli al seno: di norma tali indurimenti sono solidi, difficili da spostare, non possono essere chiaramente separati dal tessuto circostante e non sono molto sensibili alla pressione;
- Grumi o cisti sotto l’ascella di circa un centimetro di diametro;
- Capezzolo o pelle introflessi, soprattutto quando si sollevano le braccia;
- La forma o la dimensione del tuo seno cambia;
- La pelle attorno al capezzolo o all’areola cambia;
- Perdite di liquido dal capezzolo;
- Rossore o prurito improvviso al seno;
- Il petto tira, si sente teso o brucia;
- La mobilità del seno è limitata;
- Linfonodi evidenti sotto le ascelle o vicino alle clavicole.
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Quanto spesso dovresti palpare il seno?
Gli esperti consigliano di effettuare un autoesame, tastando il seno ed esaminandolo allo specchio almeno una volta al mese.
Ciò garantisce che i cambiamenti nel seno vengano notati precocemente e che il trattamento possa essere eseguito rapidamente.
Se la donna ha ancora un ciclo regolare, l’ideale sarebbe esaminare il seno una settimana dopo l’inizio del ciclo. In questo periodo, infatti, il seno è morbido e si notano meglio i cambiamenti. Verso la fine del ciclo, il tessuto delle ghiandole si gonfia a causa degli ormoni e l’esame della palpazione può diventare meno accurato.
Quando inizia la menopausa, il tessuto mammario diventa notevolmente più morbido. Ora puoi sentire il tuo seno nel momento che preferisci. La data però non dovrebbe variare. Ad esempio, pianifica sempre di fare lo screening del cancro a casa il 15 del mese.
Se noti qualcosa di insolito contatta il tuo medico e prenota una mammografia.