Il liceo scientifico Bottoni di Milano sta portando avanti un audace progetto sperimentale che sta attirando l’attenzione di tutto il paese.: questo istituto si è recentemente unito a una piccola ma crescente lista di scuole italiane che stanno rivoluzionando il tradizionale sistema di valutazione, con l’obiettivo di migliorare il benessere psicologico degli studenti e promuovere un apprendimento più significativo; la decisione di abolire le pagelle del primo quadrimestre è solo uno dei tanti cambiamenti in corso.

Il Liceo Bottoni: “Le pagelle creano stress, non vogliamo la corsa ai voti”

L’iniziativa è stata ispirata dall’esperienza dell’istituto Marco Polo di Firenze e ha ricevuto un consenso positivo dalla preside del liceo Bottoni, Giovanna Mezzatesta. L’obiettivo principale è evitare la “corsa ai voti” da parte degli studenti, che spesso porta ad alti livelli di ansia e stress. La preside ha spiegato: “Così i ragazzi avranno più tempo per studiare in modo approfondito e più rilassato, senza passare le vacanze di Natale sudando sui libri in vista delle verifiche a gennaio.

Le altre novità: addio ai voti numerici e più colloqui con la famiglia

Per mantenere i genitori informati sul progresso dei loro figli, il liceo Bottoni ha anche deciso di raddoppiare il numero di colloqui con gli insegnanti. Invece dei soliti due colloqui all’anno, ora si terranno quattro incontri, uno ogni mese e mezzo.

Una delle sperimentazioni più innovative è la didattica senza voti, collaborando con l’Università Bicocca. Questo approccio sta prendendo piede e coinvolge una terza classe del liceo. L’obiettivo è valutare il processo di apprendimento degli studenti anziché il prodotto finale, indicando loro eventuali lacune o elementi da rinforzare.

Il liceo Tosi di Busto Arsizio, così come altre scuole in varie città italiane da Palermo ad Aosta, sta seguendo le orme del liceo Bottoni e sta adottando queste sperimentazioni innovative. Inoltre, ben 74 docenti provenienti da 30 scuole in Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Sicilia e Toscana si sono rivolti all’Università Bicocca per ricevere supporto nell’implementazione di questa nuova metodologia di valutazione.