Hai ancora poco tempo per modificare le rate della Rottamazione quater. Si sta per chiudere il capitolo sulla definizione agevolata per tutti i contribuenti che hanno aderito all’iniziativa, sfoltendo il quadro dei debiti iscritti a ruolo. Sono giorni di calcoli, si avvicina il pagamento della prima o unica rata della Rottamazione delle cartelle esattoriali. Per agevolare i contribuenti, l’Agenzia delle Entrate – Riscossione ha aggiunto un’ulteriore novità legata alla possibilità di modificare le rate della definizione agevolata. Analizziamo nel dettaglio quest’ultima novità in vista della scadenza prossima fissata per il 31 ottobre 2023.
Modificare le rate della Rottamazione quater
L’Agenzia delle Entrate – Riscossione, secondo le disposizioni di normative, ha trasmesso entro il 30 settembre 2023 ai contribuenti che hanno aderito alla Rottamazione quater delle cartelle esattoriali la Comunicazione delle somme dovute.
Per i contribuenti che rientrano nelle indicazioni previste nell’allegato n. 1 del “Decreto Alluvione”, convertito nella Legge n. 100/2023, tale comunicazione sarà trasmessa entro il 31 dicembre 2023.
Cosa contiene la Comunicazione delle somme dovute per la Definizione agevolata?
L’Agenzia delle Entrate – Riscossione ha predisposto la Comunicazione delle somme dovute, includendo diversi elementi utili ai contribuenti. Si tratta di elementi che aiutano a determinare l’importo, la scadenza e se la richiesta di adesione alla Rottamazione quater è stata accolta o meno.
Nello specifico, la Comunicazione contiene diverse informazioni, tra cui:
- accoglimento o diniego della richiesta di adesione alla misura agevolativa;
- importo complessivo delle somme dovute a titolo di “Rottamazione-quater”;
- scadenza dei pagamenti correlata all’opzione di scelta indicata nella richiesta:
- in un’unica soluzione, entro il 31 ottobre 2023;
- oppure, in un numero massimo di 18 rate consecutive, di cui le prime due, con scadenza il 31 ottobre e il 30 novembre 2023.
- moduli di pagamento precompilati;
- indicazioni per richiedere la domiciliazione dei pagamenti sul proprio conto corrente.
Cosa succede se si paga in ritardo una rata della Rottamazione quater?
La Legge n. 197 del 2022, è previsto un periodo di tolleranza di cinque giorni rispetto alla data di scadenza indicata dalla normativa e riportata nel modulo di pagamento. Durante tale periodo, non saranno applicate penali o sanzioni, e i benefici legati alla misura agevolativa non saranno persi.
La scadenza della prima o unica rata della Rottamazione quater è il 30 ottobre 2023, quindi, i pagamenti effettuati entro e non oltre il 6 novembre 2023 rientrano tra quelli ammessi al beneficio.
Il contribuente può tornare indietro e modificare le rate della Rottamazione quater
I contribuenti possono modificare le rate della Rottamazione quater a condizione che la richiesta venga trasmessa entro il 10 ottobre 2023.
Si tratta di una possibilità concessa a coloro che ritengono di aver rilevato errori od omissioni nella Comunicazione delle somme dovute, come ad esempio la mancanza di alcuni addebiti nella “ricevuta” della richiesta di adesione alla Rottamazione quater.
Inoltre, è possibile utilizzare il medesimo servizio per modificare la scelta di pagamento, quindi scegliere di effettuare unica soluzione o variare il numero delle rate, purché ci si attenga ai limiti consentiti dalla legge.
L’Agenzia delle Entrate – Riscossione, ha chiarito che, saranno prese in considerazione le segnalazioni di modifica ai piani di pagamento pervenute entro e non oltre il 10 ottobre 2023.
Per riassumere, si ricorda che la scadenza dei pagamenti, in base all’opzione scelta durante la fase di presentazione della richiesta di adesione alla Rottamazione quater, comporta il pagamento delle somme dovute nelle seguenti modalità:
- in un’unica soluzione, entro il 31 ottobre 2023;
- oppure, in un numero massimo di 18 rate consecutive, di cui le prime due, con scadenza il 31 ottobre e il 30 novembre 2023.
Le restanti rate, dovranno essere regolarizzate nei successivi 4 anni, e andranno saldate il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2024.