Sei detenuti sono stati uccisi in una prigione di Guayaquil, citta a ovest dell‘Ecuador. Secondo le prime ricostruzioni, gli omicidi sarebbero avvenuti durante una rivolta scoppiata all’interno del carcere. Le vittime erano entrate nel penitenziario in seguito all’assassinio del candidato presidenziale Fernando Villavicencio, avvenuto lo scorso 9 agosto.
Ecuador, sei detenuti uccisi in una prigione di Guayaquil: l’appello del capo di Stato
Il presidente, Guillermo Lasso, ha fatto sapere che convocherà immediatamente il Gabinetto di Sicurezza. “Nelle prossime ore tornerò in Ecuador per occuparmi di questa emergenza. Né complicità né insabbiamenti, qui si saprà la verità“, ha aggiunto. Lasso, che giovedì si è recato a New York per questioni personali, ha deciso di rientrare immediatamente in Ecuador.
Continua a salire il numero dei morti
Si tratta dell’ennesimo episodio di questo genere all’interno delle prigioni del Sud America. I conflitti tra narcotrafficanti portano a ricorrenti uccisioni all’interno degli istituti penitenziari del Paese. Nel 2021 il numero di morti ha superato quota 400, condizione che rispecchia la situazione generale dell’Ecuador. Gli omicidi sono quadruplicati tra il 2018 e il 2022 e hanno fatto segnare il record di 26 ogni 100.000 abitanti.