ll processo civile contro l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sta per entrare in una fase cruciale nella Grande Mela: Trump è stato accusato di aver gonfiato il valore dei suoi asset per ottenere finanziamenti più vantaggiosi, e il trial avrà inizio questa settimana a New York.
Processo Trump sugli asset gonfiati: “Rifiutata la pausa”
Nonostante i tentativi di ritardare il processo il giudice d’appello ha respinto la richiesta di Trump di una pausa, stabilendo però che il controllo delle sue proprietà rimarrà invariato per il momento. Questo significa che l’ex magnate immobiliare dovrà affrontare la battaglia legale senza la sicurezza di mantenere il controllo dei suoi asset, tra cui spicca la celebre Trump Tower.
L’accusa contro Trump, formulata dalla procura di New York, comprende anche due dei suoi figli, Donald Jr ed Eric. L’attorney general Letitia James ha sostenuto che il trio ha fornito informazioni finanziarie false per gonfiare gli asset della Trump Organization, arrivando a un valore complessivo di 3,6 miliardi di dollari. Inoltre, la procura ha chiesto una sanzione di 250 milioni di dollari.
Il giudice Arthur Engoron, che presiederà il processo, ha recentemente dichiarato che “dalle prove risulta evidente che i tre imputati sono responsabili di frode“. Questa sentenza ha suscitato la furia di Trump, che su Truth, il suo social media, ha accusato il giudice di “odiarlo ancora di più della procuratrice James”.
Nonostante le accuse, Trump ha difeso vigorosamente la Trump Organization, affermando che “è una grande compagnia, diffamata e calunniata da questa caccia alle streghe politica“.
Il primo interrogato: l’ex contabile Donald Bender
Il processo inizia oggi, e Trump dovrebbe essere presente alla prima giornata o, secondo fonti informate, potrebbe partecipare per l’intera settimana. Tuttavia, durante un evento elettorale in California, l’ex presidente ha evitato di rivelare dettagli sulla sua presenza in aula, limitandosi a dire: “Potrei, potrei”.
Tra i 28 testimoni che Letitia James intende convocare, spicca il nome di Michael Cohen, l’ex avvocato di Trump, che ha svolto un ruolo cruciale nell’inchiesta della procura di New York. Tra gli altri convocati figurano la figlia di Trump, b, così come gli altri co-imputati Allen Weisselberg e Jeffrey McConney, oltre a diversi ex manager della Trump Organization.
Il primo testimone ad essere chiamato sarà l’ex contabile Donald Bender, che aveva interrotto i suoi rapporti con Trump dopo essere stato informato dell’inchiesta di James. Bender aveva già testimoniato nel processo penale del 2022 contro la Trump Organization, rivelando ingenti perdite nelle dichiarazioni dei redditi del tycoon.