Salute e sicurezza sul lavoro: durante il corso della giornata di mercoledì 4 ottobre 2023 il commissario straordinario dell’INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro), Fabrizio D’Ascenzo, ha presentato la Relazione annuale 2022 al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (MLPS), Marina Elvira Calderone, e alle altre autorità che erano presenti nella mattinata presso l’Auditorium della Direzione generale dell’Istituto a Roma.

All’interno di questa Relazione annuale INAIL, nello specifico, sono state fornite le seguenti informazioni per quanto riguarda la salute e la sicurezza sul lavoro:

  • l’andamento degli infortuni;
  • l’andamento delle malattie professionali;
  • le attività realizzate dall’Istituto in merito alle seguenti tematiche:
    • la ricerca;
    • la prevenzione;
    • la riabilitazione;
    • gli investimenti;
  • i risultati sotto l’aspetto economico;
  • i principali obiettivi da raggiungere al fine di poter affrontare al meglio le sfide che ha in serbo il futuro.

Durante l’evento che si è svolto pochi giorni fa a Roma, il commissario straordinario dell’INAIL, Fabrizio D’Ascenzo, ha chiarito come sia di fondamentale importanza mettere in atto delle strategie che possano contrastare il verificarsi di infortuni sul lavoro e di malattie professionali.

Per fare ciò la proposta è quella di andare tutti nella stessa direzione lavorando insieme, sia le istituzioni che le parti sociali, le imprese e i lavoratori stessi, in modo da poter prevenire ed evitare, così, quei fenomeni legati alla mancanza di sicurezza sul posto di lavoro.

Ad ogni modo, i dati della Relazione annuale 2022 evidenziano un aumento del numero di denunce riguardanti episodi di infortuni sul lavoro, ma al contempo presentano anche una diminuzione dei casi mortali, i quali hanno subito una riduzione esclusivamente per l’emergenza legata all’avvento della pandemia da Covid-19.

Senza indugiare ulteriormente, quindi, andiamo subito a vedere insieme tutto ciò che riguarda la salute e la sicurezza sul lavoro ed, in particolare, i principali dati che sono stati pubblicati all’interno della Relazione annuale dell’INAIL per quanto riguarda gli infortuni, le malattie professionali e i casi mortali.

Salute e sicurezza sul lavoro: ecco i principali dati della Relazione annuale 2022 dell’INAIL sugli infortuni, le malattie professionali e i casi mortali

Durante il corso dell’anno 2022 gli infortuni sul lavoro che sono stati denunciati all’INAIL sono pari a 703.432, in aumento di circa 139.000 casi, ovvero il 24,6% in più rispetto a quelli che erano stati denunciati durante il corso dell’anno 2021, ovvero 564.000.

Questo aumento che è stato registrato da parte dell’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro è legato principalmente ai contagi da Covid-19, i quali sono incrementati a 120.000 nell’anno 2022, rispetto ai “soli” 49.000 che si erano verificati durante il corso dell’anno 2021.

Un altro fattore che ha inciso sull’aumento degli infortuni sul lavoro, inoltre, è il fatto che gli infortuni c.d. “tradizionali” hanno subito un incremento di una percentuale superiore al 13%.

Del totale degli infortuni, poi, quelli che sono stati riconosciuti sul lavoro ammontano a 429.004, in aumento del 18,2% rispetto a quelli che erano stati registrati nel 2021, ovvero 363.074.

Il 15% circa, infine, è stato attribuito come infortunio avvenuto al di fuori dell’azienda, ossia “in occasione di lavoro con meno di trasporto” oppure “in itinere” (durante il tragitto che porta dalla casa del lavoratore fino al luogo di lavoro e viceversa).

Ad ogni modo, malgrado questo aumento di infortuni sul lavoro, i casi mortali nel 2022 (1.208) sono diminuiti del 15,2% rispetto a quelli che sono stati denunciati durante il corso dell’anno 2021 (1.425).

Anche la riduzione delle denunce di infortunio con esito mortale, così come quella relativa agli infortuni sul lavoro non mortali, è strettamente legata al Covid, dal momento che i decessi che sono stati causati dai contagi nel 2022 sono stati “solo” 8, a fronte degli oltre 230 casi che sono stati registrati durante il corso dell’anno 2021.

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