Omicidio Regeni, sempre più aperto e sempre più complicato arrivare alla verità. Ma qualcosa si muove, poco, ma si muove. I genitori di Giulio Regeni, che non hanno mai abbandonato il caso e la storia del proprio figlio ucciso e torturato in Egitto, sono tornati a parlare e l’hanno fatto presso l’Ordine dei Giornalisti di Roma. “Più volte ci hanno detto fermatevi ma la decisione della Consulta dà dignità a Giulio”, hanno detto Paola e Claudio Regeni.
La Consulta aveva espresso parere favorevole sulla questione di legittimità costituzionale sollevata dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma, quindi il processo per l’omicidio di Giulio Regeni, dove sono imputati Tariq Sabir, Athar Kamel Mohamed Ibrahim, Uhsam Helmi, Magdi Ibrahim Abedal Sharif, tutti appartenenti ai alla National Security, ovvero i servizi segreti egiziani, potrà andare avanti, senza se e senza ma.
I genitori di Regeni: “Meloni l’11 ottobre sarà al Cairo con Al Sisi, vediamo che succede…”
La più determinata è Paola, la mamma di Giulio Regeni che, imperterrita, va avanti e non si ferma davanti a nulla e fiera parla della decisione della Consulta, e ne aspetta altre: “Abbiamo visto finalmente la bilancia che si è quasi equilibrata anche se ora ci sarà il processo: siamo ad un punto importante e speriamo si possa celebrare il procedimento ed arrivare ad una giusta sentenza“. Nella stessa sala dove, oltre ai genitori di Giulio Regeni, Paola e Claudio, ci sono l’avvocato della famiglia Alessandra Ballerini, e anche la segretaria del Pd Elly Schlein.
I genitori del giovane ricercatore ammazzato in Egitto al Cairo nel 2016 hanno voluto ringraziare pubblicamente anche il procuratore capo Francesco Lo Voi e il procuratore aggiunto Colaiocco che sono arrivati a questo importante risultato.
La mamma di Giulio non nasconde una certa amarezza per la decisione del Teatro San Carlo di andare a Cairo per una manifestazione culturale e di collaborazione tra il teatro più vecchio d’Europa e l’Egitto. “Chiediamo a tutti coerenza, anche al mondo dell’università e della cultura anche in vista dell’incontro previsto per l’11 ottobre tra la premier Meloni e Al Sisi chissà di cosa parleranno.
Ad augurarsi che succede qualcosa di diverso rispetto alle ultime volte è l’avvocato Alessandra Ballerini che spiega: “Su Giulio è stato fatto tutto il male del mondo, e chi collabora con i dittatori ha anche lui stesso le mani imbrattate di sangue. Vogliamo che Al Sisi i quattro 007 o c’è ben poco da dire, ma noi saremo qui a vigilare anche perché a breve succederanno diverse cose“