Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha parlato dal vertice di Arraiolos dell’importanza delle elezioni europee del 2024 e del ruolo dell’Unione.

Mattarella e le elezioni europee

Un grande esercizio democratico che vedrà coinvolti almeno 400 milioni di persone. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato nel corso del vertice di Arraiolos in Portogallo dove si trovano i capi di Stato europei l’importanza dell’appuntamento del prossimo anno. Mattarella ha detto:

“Tra alcuni mesi saranno chiamati al voto 400 milioni di cittadini europei. Serve una riflessione: perché chiamiamo oltre 400 milioni di elettori a votare? Per decidere cosa? Questo grande esercizio democratico deve ricadere su una struttura europea che abbia una effettiva capacità di efficienza, di veloce decisione. E’ un obiettivo ambizioso che richiede un grande impegno, collaborazione reciproca e questa è lo stile dell’Europa: agire attraverso le difficoltà e le crisi”

Questione migranti

Il presidente della Repubblica si è espresso anche in merito alla crisi migratoria che negli ultimi mesi ha colpito i Paesi europei. La più alta carica dello Stato ha ribadito l’importanza dell’intesa raggiunta due giorni fa a Bruxelles sulla gestione dei flussi migratori. L’accordo è stato oggetto di contestazione da parte della Polonia e dell’Ungheria.

L’Ue e l’Ucraina

Non può mancare un intervento sul conflitto in Ucraina da parte della più alta carica dello Stato. Per Mattarella l’Ucraina rimane al primo posto dell’agenda dell’Unione europea pertanto il sostegno dovrà rimanere saldo. Il presidente della Repubblica parla alla luce dell’attacco russo a Kharkiv:

“Se l’Ucraina cadesse assisteremmo a una deriva di aggressioni ad altri paesi ai confini con la Russia e questo – come avvenne nel secolo scorso tra il 1938 e il 1939 condurrebbe a un conflitto generale e devastante”

Il presidente della Repubblica ha quindi ribadito l’importanza dei valori europei nella soluzione al conflitto alle porte di casa nostra:

“L’Unione Europea ha reagito con fedeltà ai suoi valori – con compattezza garantendo assistenza militare – ingenti risorse finanziarie – prospettive assicurate per la ricostruzione. La Russia ha scelto di violare regole di quella convivenza internazionale che aveva contribuito a costruire. La Ue invece è ancora una volta, elemento di garanzia della libertà e dell’indipendenza dei popoli che appartengono e che desiderano farne parte. E questo rafforza come tema all’ordine del giorno l’allargamento all’Ucraina, ai Balcani occidentali alla Moldova e, quando sarà il tempo, alla Georgia”