Uno ogni 76 minuti, per un ammontare complessivo di 6857 eventi in un anno. E’ questa la terribile contabilità relativa i numeri dei reati sui minori in Italia nel 2022, un anno record che segna un +10% totale rispetto ai dati registrati nell’anno precedente.

A svelarlo è il nuovo dossier Indifesa 2023, preparato come ogni anno in occasione della prossima Giornata Internazionale delle Bambine e delle Ragazze (11 ottobre), dalla Fondazione Terre des Hommes, sulla base dei dati forniti dal Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale Polizia Criminale, presentato questa mattina a Roma.

Reati sessuali sui minori in Italia: la maggioranza delle vittime sono bambine

Lo studio mette in rilievo l’agghiacciante crescita dei reati sui minori di diversa natura in cui spicca un aumento importante, pari al 27% dei crimini sessuali di cui risultano vittime, per l’89% dei casi, bambine e adolescenti di sesso femminile.

La situazione era già considerata preoccupante nel 2021, quando, per la prima volta si era superata la soglia dei 6000 reati sui minori registrati in un anno in Italia, ma il balzo a cui si è assistito nell’ultimo anno ha fatto segnare un triste record, visto che negli ultimi 12 mesi si è verificato un aumento del 10% in un anno.

Un balzo in avanti nell’orrore dovuto soprattutto alla crescita dei cirmini di natura sessuale, aumentati del 27% e che vedono, nel ruolo di vittime, nella stragrande maggioranza dei casi, bambine e ragazzine che rappresentano quasi il 90% dei minori coinvolti in casi di violenza sessuale e il 60% delle vittime della prostituzione minorile.

Bambine e ragazzine rappresentano anche il 53% dei minori vittime di maltrattamenti famigliari o ai danni di conviventi, il 70% delle vittime del reato di pornografia minorile, il 76% dei coinvolti in caso di corruzione di minorenne, e l’86% dei minori oggetto di violenza sessuale aggravata.

Dati terribili, ma in linea con quelli raccolti anche a livello internazionale

Altri reati ai danni di minori: nel 2022 meno omicidi più maltrattamenti in famiglia

Tra i reati ai danni dei minori di cui si è registrata una crescita in termini assoluti nel 2022 ci sono: violazione degli obblighi di assistenza familiare (551 casi nel 2022, +10% dal 2021), abuso dei mezzi di correzione o disciplina (345 casi, +17%), maltrattamenti contro familiari e conviventi (2.691 casi, +8%), sottrazione di persone incapaci (290 casi, +8%), abbandono di persone minori o incapaci (550 casi, +13%), detenzione di materiale pornografico (72 casi, +9%), atti sessuali con minorenne (430 casi, +4%), violenza sessuale aggravata (697 casi, +13%).

Ci sono anche reati che però registrano una diminuzione, a iniziare dall’omicidio volontario con casi calati del 37% in un anno.  Calano anche, del 14% rispetto all’anno precedente, i casi di prostituzione minorile.

I dati relativi al 2022, sono ritenuti allarmanti, anche in considerazione del fatto che i numeri aumentano costantemente di anno in anno dal 2012, e nonostante gli sforzi, in un decennio non si sono registrate inversioni di tendenza.

Secondo  Stefano Delfini, direttore del Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale della Polizia Criminale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, che combatte ogni giorno sul campo questi reati ai danni di giovanissime e giovanissimi, è necessario ad oggi in particolare porre attenzione agli abusi e alle violenze che coinvolgono i minori online, agendo non solo con azioni di contrasto ma anche fornendo supporto alle vittime e organizzando campagne di informazione