Chi ha utilizzato il superbonus 90% nel 2023 può richiedere il rimborso del 10 per cento delle spese sostenute, purché rientri in specifici requisiti. Si tratta delle risorse stanziate dal governo per il “Fondo indigenti”, che possono essere richieste dai contribuenti (esclusi i professionisti e gli imprenditori) come rimborso tra il bonus 110% – per molti terminato il 31 dicembre 2022 – e il 90%. 

Non tutti i contribuenti hanno la possibilità di poter spendere il 10 per cento dei costi relativi ai bonus edilizi. Infatti, il superbonus al 110% non solo assicura la piena copertura dei costi sostenuti (100%), ma anche un ulteriore premio del 10%. Il nuovo superbonus del 2023, invece, lascia scoperta la percentuale del 10%, prevedendo un’agevolazione del 90%. Pertanto, a copertura della parte già finanziata dai contribuenti, può essere richiesto il nuovo bonus. Ma occorre fare presto: le domande, partite dal 2 ottobre scorso, termineranno il 31 dicembre 2023. 

Superbonus 90%, chi l’ha usato quest’anno può richiedere il rimborso del 10%: ecco come e requisiti 

La presentazione della domanda del 10% di bonus sulla riduzione dell’agevolazione del superbonus dal 110% al 90% del 2023 può avvenire entro tutto il mese di ottobre. Sono ammessi a inoltrare l’istanza i contribuenti che abbiano sostenuto, dal 1° gennaio al 31 ottobre 2023, spese in superbonus 90% sia per le parti comuni dei condomini che per le singole unità abitative. La misura rientra nel cosiddetto “Fondo indigenti”, finanziato per le istanze che perverranno fino al 31 ottobre prossimo con 20 milioni di euro. 

Attenzione, però, a tutti i requisiti richiesti. In primis, oltre ai lavori di efficientamento energetico e di ristrutturazione dei condomini, sono ammessi gli interventi nelle villette e nelle abitazioni a schiera. In secondo luogo, le persone fisiche che facciano richiesta devono rientrare in un quoziente di reddito della famiglia non eccedente i 15mila euro. Il livello reddituale è lo stesso, pertanto, che la legge di Bilancio 2023 richiede per utilizzare il superbonus al 90% nel 2023. Chi ha beneficiato del bonus al 110% di agevolazione, non può richiedere il rimborso del 10 per cento. 

Superbonus 90% rimborso domanda, a chi presentarla ed entro quando? 

Tra gli altri requisiti per richiedere il rimborso del 10% sul superbonus, vi è quello che fissa l’obbligo per la persona fisica di adibire ad abitazione principale l’immobile oggetto degli interventi. Considerando i requisiti, quindi, il bonus ha quale obiettivo quello di aiutare le famiglie che abbiano maggiori difficoltà a finanziare le spese per l’adeguamento dei propri immobili ai criteri di efficientamento energetico.

Non a caso, sia il superbonus del 2023 che il rimborso del fondo indigenti riguardano i contribuenti a basso reddito. Il massimo del bonus che può essere concesso è pari a 9.600 euro. 

Quanto spetta di rimborso rispetto al bonus ottenuto nel 2023 per l’esecuzione dei lavori di efficientamento energetico e ristrutturazione? 

L’importo deriva dal 10 per cento applicato al tetto di beneficio fiscale del superbonus che è pari a 96mila euro. Tuttavia, ottenere il massimo dell’importo, anche in presenza di spese di ristrutturazione consistenti, è un fattore che dipende anche dal numero delle domande che perverranno all’Agenzia delle entrate. Proprio l’amministrazione tributaria ha avviato la piattaforma telematica per l’invio delle pratiche nei giorni scorsi.

L’importo spettante – rispetto a quello richiesto nella pratica – dipende dal rapporto tra il complessivo dei fondi stanziati (20 milioni di euro) e il totale dei rimborsi richiesti. Se tale rapporto dovesse rientrare nel 10 per cento, allora il contributo sarà del 10% dell’importo richiesto nella domanda. Altrimenti, se il rapporto dovesse pendere dalla parte del totale dei rimborsi richiesti, il bonus spettante sarà ricalcolato in proporzione alle domande pervenute.