“Il profumo del pane”, edito da Di Carlo, è il libro di Lucia Zappulla, che abbiamo avuto il piacere di intervistare. Attraverso le sue parole possiamo riuscire a cogliere il significato profondo della sua opera.
“Il profumo del pane”, intervista all’autrice Lucia Zappulla
“Scrivo da sempre”, esordisce Lucia Zappulla, “essendo una mamma giovane ho rinunciato ad alcune cose, ma non mi piace parlare di rinuncia, penso che questa esperienza mi abbia donato molto a livello personale.
Sono diventata mamma a 16 anni, ho dovuto abbandonare la scuola, ma sono molto soddisfatta della mia vita, mi dispiace solo aver lasciato un lavoro che era anche una mia grande passione, la pasticceria.
Ho lavorato anche in una struttura frequentata da molte persone, ascoltavo le loro storie e ho preso spunto dalle loro vite per affinare la mia scrittura, che prende spunto dalle loro esperienze.
C’è stata una lunga rielaborazione ma in ogni racconto c’è un po’ di me. L’unica biografia che ho scritto uscirà prossimamente ed è dedicata a mio marito, che ha una storia particolare”.
Oltre la vita delle persone che l’hanno circondata e ispirata, Lucia Zappulla parla della sua amata terra: la Sicilia, facendo spesso riferimento ai suoi luoghi del cuore.
“Ho preso spunto dalla vita degli altri portando avanti l’amore infinito che ho per la mia terra, le mie radici, in particolare per Siracusa, dove sono nata, con tutte le fragilità che la contraddistinguono, ma anche con le sue mura che trasudano storia.”
“Quando vedo che stanno modificando un negozio ne rimango profondamente colpita, quasi mi dispiace non avere la possibilità di fermarli e penso che i miei nipoti non vedranno la bellezza delle nostre radici, ma solo la freddezza della modernità e me ne dispiaccio. Gli ultimi che hanno giovato di queste meraviglie come le ha viste la mia generazione saranno i miei figli”.
“In quest’opera, il profumo del pane risveglia la nostra protagonista, costretta dopo un periodo di profonda crisi personale a lasciare il proprio paese e suo padre, dove puntualmente, ogni mattina veniva svegliata da quel buon odore. Il suo sogno, o meglio, la sua missione è l’insegnamento che la porta a Venezia dove è travolta da una strana magia, ma anche dalla nebbia. Quella nebbia che dipana i misteri, gli amori, le amicizie di Elisabetta, in un vortice e turbinio di emozioni tutte da scoprire. La storia di Elisabetta è semplice ma allo stesso tempo avvincente, è una straordinaria storia d’amore, un inno alla vita“.
“Il profumo del pane”, trama
La storia si svolge ai giorni nostri, ma è impregnata di un’atmosfera antica. Racconta le sfide che una maestra siciliana, come molti dei suoi colleghi, affronta quando è costretta a spostarsi costantemente lontano dalla sua terra natale per perseguire la sua “missione” di insegnare.
Elisabetta ottiene una posizione in una scuola primaria a Venezia, e così comincia il suo viaggio. Tra usanze diverse, momenti di malinconia, odori intensi di acqua stagnante e umidità, nebbie del mattino, nuove amicizie, affetti che nascono, e sviluppi imprevisti, la nostra protagonista si trova a vivere momenti difficili, avvincenti e persino enigmatici.
Venezia, con i suoi canali, le strette vie, le gondole e la sua magia, funge da sfondo. E in tale contesto, l’amore gioca un ruolo significativo.