Il romanzo di Luigi Paciello ha un titolo importante, si chiama “L’Altra metà del Dubbio” ed è edito da Porto Seguro nel marzo 2021.

“L’Altra metà del Dubbio”, trama

Alfredo è un giovane comune, impegnato a tempo pieno come barista, con una relazione stabile e amici di lunga data su cui può contare. Tuttavia, la sua vita subisce una svolta improvvisa in una domenica qualsiasi. Dopo aver visto un film sulla religione e un documentario sul Big Bang, si trova completamente destabilizzato. Inizia a cercare in modo ossessivo la verità assoluta, ansioso di scoprire dov’è realmente radicata.

Il suo tormento lo porta a notti insonni e giorni interi passati a interrogare chiunque possa aiutarlo a risolvere il suo enigmatico dilemma. L’ansia prende il sopravvento, finché alla fine finisce in ospedale. Le cure sembrano portare un sollievo temporaneo, e il suo ossessionato interesse per l’origine del mondo sembra allontanarsi dalla sua mente, consentendo alla sua vita di tornare a una relativa normalità. Ma questa è solo una tregua apparente, perché il peggio deve ancora arrivare.

Recensione

Alfredo, il protagonista della storia, fa una vita tutto sommato ordinaria fino a quando si ritrova improvvisamente ad avere a che fare con un dubbio amletico. Al ritmo della frase “Essere o non essere, è questo il problema”, la mente di Alfredo inizia viaggiare in cerca della verità. Ma perché ne è tanto ossessionato ?

Il romanzo riflette sulla possibilità di scegliere, sull’invito allo stringersi e al non etichettare, perché non c’è niente di meglio che una richiesta di aiuto da parte di chi capisce che non può più gestire un problema.

Da qui il dibattito sulla salute mentale, mai così attuale. Argomento affrontato nella quotidianità, che ci permette di non apparire più come il mostro, ma di scendere a patti con la nostra parte oscura, in cui risiede il genio della follia.

D’altronde, cosa sarebbe la vita senza il dubbio? Non saremmo infatti arrivati a porci i quesiti più importanti, né saremmo stati capaci di arrivare a nuove scoperte.

Lo stravolgimento è quello che sconvolge il lato positivo del progresso, lasciando spazio agli interrogativi fino a diventarne una vera e propria ossessione. Smette di creare curiosità e diventa pretesa, con un’impossibilità di dare risposte.

Sposta il focus dalla rassicurazione e protezione del confort e dell’abitudinarietà, perché ciò che è semplice non basta più e si è alla continua ricerca di un qualcosa che vada oltre, superandone il limite stesso.

Il tutto avviene da una fase di forte stress, dovuta ad un impatto troppo poco soft di alcuni episodi delle nostre vite.

L’autore stesso ci spiega come sia possibile incorrere in simili problematiche da un momento all’altro, senza che ci siano stati alcuni segnali di allarme prima del fatto che segna una linea di stravolgimento.

Nessuno è salvo fino in fondo. Nessuno è vittima e carnefice allo stesso tempo, ma tutto questo spesso può dar vita ad un meccanismo malato che diventa circolo vizioso, scaturendo in ansia, comportamenti insoliti e non capiti dalla società che ti mette all’angolo. Proprio perché non è pronta ad accoglierti dandoti un aiuto.

In questo senso, l’invito è di continuare a gestire le risorse in modo da aiutare le persone ad affrontare i propri momenti di fragilità e non lasciarli soli nell’oblio, oppressi da un sistema societario insicuro e debole.

Nella prefazione del professor Giulio Di Maggio è sottolineato come queste malattie invisibili siano esistenti, con veri e propri sintomi anche fisici da ricondurre ad una sofferenza, di matrice mentale. Tutte le malattie vanno trattate curate e rispettate. Infondo, se visto da vicino, nessuno di noi è normale.

Chi è Luigi Paciello?

Luigi Paciello, nato nel 1982 a Foggia, è un imprenditore che gestisce un’azienda specializzata nel commercio online, di cui è anche l’unico socio. Prima di intraprendere questa attività, ha lavorato nel campo sociale, accumulando esperienze significative sia in Italia che all’estero.

Nel 2010, ha fatto il suo esordio letterario con il romanzo “Appesi a un filo“, pubblicato da Cicorivolta edizioni. Oltre alla narrativa, Paciello è un poeta e molte delle sue poesie sono state selezionate per diverse antologie e, in alcuni casi, lo hanno portato a vincere competizioni letterarie.