Impegnato all’interno del vertice Ue annuale dei capi di stato non esecutivi, Sergio Mattarella ha ancora una volta chiarito la posizione dell’Italia e chiesto il sostegno collettivo verso l’Ucraina. Il Presidente della Repubblica, presente al vertice di Arrajolos in corso a Porto, ha sottolineato l’importanza di rimanere al fianco di Kiev all’interno di un conflitto sanguinoso, visti anche i recenti avvenimenti con i bombardamenti russi che hanno comportato la morte di più di 60 persone nelle ultime 24 ore.

Vertice Ue Porto, Mattarella lancia un monito sulla guerra in Ucraina: le sue parole

Mattarella ha chiesto all’Unione Europea di agire compatta sostenendo l’Ucraina per scongiurare “il pericolo di un conflitto dai confini imprevedibili”. Il rischio di una escalation nucleare è sempre presente e il capo di Stato italiano ne è certamente consapevole. Queste le sue parole a riguardo:

L’Unione Europea ha reagito con fedeltà e compattezza ai suoi valori. Accanto, e al di là, della doverosa solidarietà all’Ucraina, sostenendola scongiuriamo il pericolo di un conflitto dai confini imprevedibili. Se l’Ucraina cadesse assisteremmo a una deriva di aggressioni ad altri paesi ai confini con la Russia e questo, come avvenne nel secolo scorso tra il 38 e il 39, condurrebbe a un conflitto generale e devastante. È motivo di tristezza vedere tante vite stroncate, tanta distruzione, immani risorse finanziarie bruciate in armamenti, ma quanto stiamo facendo tutela la pace mondiale. Naturalmente, l’auspicio è che si creino quanto prima le condizioni per un processo che conduca alla pace in Ucraina: una pace giusta, non effimera.

Mattarella ha quindi ricevuto le congratulazioni dai suoi ‘colleghi’ per essere diventato il Presidente della Repubblica più ‘longevo’ della storia italiana. È inquilino del Quirinale da ben 3.167 giorni, battendo il record di Giorgio Napolitano il quale è rimasto in carica per 3.166 giorni.

Kiev avverte: “La Russia vuole il genocidio di massa”

Nella notte dobbiamo registrare un nuovo bombardamento da parte di Mosca all’interno dei territori ucraini. Stavolta ad essere duramente colpita è stata la cittadina di Kharkiv che ha registrato peraltro la morte di un bambino di appena dieci anni. Dura la reazione da parte del consigliere presidenziale ucraino Andry Yermak che ha accusato la Russia di ‘genocidio di massa’:

La Russia colpisce edifici residenziali con missili. Il corpo di un bambino è stato trovato sotto le macerie. Vogliono ucciderci solo perché siamo ucraini. Questa è una guerra brutale. È una lotta per la sopravvivenza della nostra nazione contro un terrorista folle il cui obiettivo è il genocidio. Dobbiamo essere forti e distruggere il nemico. Dobbiamo rafforzare attivamente le nostre capacità e le nostre armi per sconfiggerlo ovunque. Dobbiamo combattere. Questa è l’unica via d’uscita per noi. Non abbiamo scelto questa strada. Pertanto, combatteremo con forza e ripristineremo la giustizia, attorno alla quale il mondo dovrebbe unirsi.

Segnaliamo, infine, la presenza di una squadra Onu in quel di Kharkiv per verificare la situazione esattamente nel villaggio di Groza. L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Turk ha parlato in questa maniera:

Sono profondamente scioccato e condanno questi omicidi.