È tutto il mondo, salvo preoccupanti eccezioni, a gioire per l’assegnazione del Nobel per la Pace 2023 a Narges Mohammadi. E tra i primi a esultare è proprio Oleksandra Matviichuk, la dirigente del Centro per le libertà civili in Ucraina che vinse l’anno scorso:

Accolgo con favore la decisione del Comitato di assegnare il premio a Narges Mohammadi per la sua lotta contro l’oppressione delle donne in Iran. Viviamo in un mondo molto interconnesso. In questo momento, il popolo iraniano sta lottando per la libertà. Il nostro futuro dipende dal loro successo. Vivo a Kiev, che è regolarmente bombardata da missili russi e droni iraniani. Se i regimi autoritari cooperano, allora le persone che lottano per la libertà devono sostenersi a vicenda in modo molto più forte. 

Le reazioni nel mondo alla notizia dell’assegnazione del Nobel per la Pace a Narges Mohammadi

Pone l’accento su diritti umani e libertà anche il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, su X/Twitter:

Mi congratulo con Narges. Sei stata coraggiosa nella tua lotta contro l’oppressione delle donne. I diritti umani e la libertà per tutti sono fondamentali per la pace.

Mentre da Ginevra Elizabeth Throssell, portavoce dell’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, elogia coraggio e determinazione:

Questo premio riconosce veramente il coraggio e la determinazione delle donne in Iran, che sono un’ispirazione per tutto il mondo. Lo abbiamo visto di fronte alle rappresaglie, alle intimidazioni, alla violenza e alla detenzione.

Tornando su X, ci sono le parole della presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, che sottolinea

la lotta coraggiosa e nobile delle donne iraniane che sfidano l’oppressione a loro rischio e pericolo. Sono fonte di ispirazione per le donne di tutto il mondo a difendere la propria libertà e i propri diritti. Siamo con voi. Per le donne, la vita, la libertà.

Mentre per la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, si è trattato di un messaggio molto importante.

Congratulazioni vengono espresse dalla prima donna iraniana Nobel per la Pace (2003), Shirin Ebadi:

Dimostra che il mondo sta prestando attenzione alle attività delle donne iraniane. Spero che ciò porti al rilascio di Narges Mohammadi e di tutti i prigionieri politici e ideologici e porti l’uguaglianza per le donne e la democrazia nella società iraniana. Ho sempre detto che la democrazia entra in Iran attraverso la porta dei diritti delle donne, e spero che questo si realizzi presto.

Ma non passa inosservata freddezza da Iran e Russia

Lasciamo per ultima l’agenzia di stampa iraniana Fars, che a proposito di Narges Mohammadi parla di

azioni contro la sicurezza nazionale dell’Iran.

E ancora:

Aveva fatto notizia più volte a causa dei suoi atti contro la sicurezza nazionale.

Viene allora quasi da preferire la reazione della Russia attraverso il portavoce Dmitry Peskov:

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