Con la conferma dei risultati delle controanalisi, che hanno confermato la positività ai test antidoping effettuati dopo la partita Udinese-Juventus, la sospensione di Paul Pogba diventa definitiva in attesa di un processo disciplinare. Il calciatore è stato sospeso da tutte le attività legate alla sua professione, compresi allenamenti e partite, conformemente alla politica aziendale. È anche vietato che Pogba entri in contatto con altri membri del club. La Juventus ora attende il procedimento legale nei confronti del giocatore, che rischia una squalifica fino a 4 anni.
Pogba positivo, la Juve rescinde il contratto?
Prima della sospensione, Pogba era il giocatore più pagato nella squadra, con uno stipendio netto di 8 milioni di euro più 2 milioni di bonus. Durante il periodo di sospensione, il suo stipendio sarà drasticamente ridotto al minimo salariale di 42.477 euro all’anno, come previsto dal regolamento. Se venisse inflitta una squalifica superiore ai 6 mesi, la Juventus avrebbe la possibilità di rescindere il contratto, una valutazione che verrà discussa con l’entourage del calciatore, che fin dall’inizio della questione ha mostrato cooperazione.
In caso di una squalifica di lunga durata, oltre al risparmio sui pagamenti futuri, il club potrebbe anche cercare un risarcimento danni. Un altro aspetto da considerare per la società bianconera è il decreto crescita: se il contratto venisse rescisso prima di giugno, ci potrebbe essere una penale da pagare per i benefici ottenuti dal momento del suo arrivo a Torino.