L’insonnia è un disturbo del sonno che affligge molte persone. Può manifestarsi con difficoltà nell’addormentamento o con risvegli continui durante la notte.
Oltre a fattori come lo stress e l’ansia, anche l’alimentazione svolge un ruolo significativo nella regolazione del sonno. Alcuni cibi possono infatti disturbare il sonno e impedire di dormire.
Scopri quali sono questi cibi da evitare se desideri sbarazzarti dell’insonnia.
Cosa può disturbare il sonno?
Un sonno inadeguato può avere effetti negativi a lungo termine sulla salute fisica e mentale. E spesso c’è una ragione semplice per cui si dorme poco. Per esempio il cibo.
Il nostro sonno è diviso in diverse fasi. Il sonno profondo è particolarmente importante per il nostro recupero e la rigenerazione fisica.
Durante il sonno profondo senza sogni nel nostro cervello si possono misurare soprattutto le onde delta a bassa frequenza, il che indica un’attività molto bassa della nostra coscienza.
Ecco perché in questa fase veniamo difficilmente disturbati dai rumori ed è più difficile svegliarci.
Tuttavia, fattori esterni come lo stress, il lavoro a turni, stare troppo tempo al pc o sullo smartphone, abitudini alimentari errate, possono influenzare la qualità del nostro sonno profondo.
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Quali cibi disturbano il sonno e non fanno dormire?
Per scoprire quale influenza ha l’alimentazione sul nostro sonno, i ricercatori guidati da Luiz Eduardo Mateus Brandão dell’Università di Uppsala in Svezia hanno esaminato da vicino il sonno di 15 uomini sani.
I partecipanti al test hanno seguito una dieta sana per una settimana e una dieta poco sana per un’altra settimana in ordine casuale.
I pasti serviti loro avevano lo stesso numero di calorie in entrambe le settimane, ma la quantità di zuccheri e grassi che contenevano variava.
La dieta sana, che comprendeva ad esempio yogurt non zuccherato e salmone con verdure, era composta per il 9,6% da zuccheri e per il 23% da grassi.
La dieta poco sana, invece, che comprendeva anche pizze surgelate e barrette di cioccolato, aveva un contenuto di zuccheri del 17,6% e un contenuto di grassi del 44,4%.
Di notte, Brandão e i suoi colleghi hanno monitorato il sonno degli uomini nel laboratorio del sonno. Da un lato hanno misurato la loro attività cerebrale utilizzando elettrodi speciali e, dall’altro, hanno valutato quanto tempo i partecipanti hanno dormito complessivamente e quali fasi del sonno sono durate per quanto tempo.
Entrambi i gruppi hanno dormito per la stessa quantità di tempo con entrambe le diete. La differenza riguardava il sonno profondo.
Questa fase aveva un’attività delle onde delta inferiore quando i partecipanti mangiavano cibo spazzatura rispetto a quando mangiavano cibi più sani.
Invece delle lente onde delta, che mettono il corpo in un profondo stato di riposo, coloro che avevano mangiato cibo non sano, mostravano più onde theta, alfa e beta durante le fasi di sonno profondo.
Questo significava che avevano un livello più elevato di attività cerebrale e di coscienza.
Si può così desumere che una dieta malsana porta a un sonno profondo di più facile risveglio e meno ristoratore.
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Sei hai problemi ad addormentarti pensa a cose futili
Questo è un segreto molto efficace da applicare se hai problemi ad addormentarti
Il pensiero non si può fermare, non si può spegnere e non si può stoppare. Quando ci mettiamo a letto, per forza di cose, il pensiero vaga. Se abbiamo dei problemi, con tutta probabilità il pensiero si fermerà proprio su di essi.
Se abbiamo un impegno importante il giorno dopo, il pensiero si bloccherà su questo impegno. Quindi non dobbiamo convincerci di poter spegnere il cervello, perché è impossibile, quello che invece possiamo e dobbiamo fare è indirizzare il pensiero.
Verso dove? Verso pensieri futili, inutili, monotoni.
Ecco perché contare le pecore può effettivamente aiutarti ad addormentarti, non a causa delle pecore ma a causa del compito monotono e poco stimolante. Immaginare un posto tranquillo può anche aiutarti ad addormentarti.
L’importante è che tu non ti metta sotto pressione pensando a cose serie e a problemi.
Pensa a cosa cucinerai il giorno dopo, a quali viaggi vuoi fare, gli hotel, i posti da vedere.
Sono tutti pensieri, come puoi notare, non seriosi, non preoccupanti, che non mettono la mente sotto pressione, anzi, la fanno vagare.
Pensare alla cucina, per esempio, aiuta il cervello a staccarsi completamente dalle preoccupazioni, e lo fa concentrare sul colore del cibo, sul suo sapore, sull’impiattamento, sulla compagnia.
Ovviamente ognuno di voi avrà i suoi “pensieri futili preferiti”, una volta trovati quelli che vi piacciono maggiormente, utilizzateli quando vi mettete a letto. Quel pensiero sarà l’inizio della vostra routine di addormentamento e impedirà alla mente di vagare verso riflessioni preoccupanti e ansiogene.