È importante tenere presente che le persone che soffrono di diabete possono andare in contro a crisi ipoglicemiche.

Ciò significa che dovresti avere sempre a portata di mano i carboidrati che possono entrare rapidamente nel sangue, sia in macchina, nella tasca della giacca o a casa.

Scopriamo cos’è l’ipoglicemia, quali sono i sintomi, le cause e cosa fare in caso di primo soccorso.

Cos’è l’ipoglicemia?

L’ipoglicemia (“ipo”) si verifica quando i livelli di zucchero nel sangue scendono al di sotto di 3,5 mmol/l (63 mg/dl). L’ipoglicemia può essere lieve o grave.

Ipoglicemia lieve avviene quando la persona colpita avverte i sintomi e adotta contromisure consumando uno spuntino o una bevanda contenente carboidrati. In questo modo la crisi viene risolta.

L’ipoglicemia grave richiede l’assistenza di terzi e può rendere necessario un trattamento ospedaliero.

La preoccupazione per bassi livelli di zucchero nel sangue con il rischio di ipoglicemia può portare alcune persone con diabete di tipo 1 a mantenere intenzionalmente livelli di zucchero nel sangue troppo alti.

Se ciò si verifica per un lungo periodo di tempo, l’iperglicemia autoindotta può portare a malattie secondarie. Un migliore controllo aiuta a evitare livelli di zucchero nel sangue sia alti che bassi.

Quali sono i sintomi dell’ipoglicemia?

Un basso livello di zucchero nel sangue significa un grande stress per l’organismo. Il corpo, infatti, è sotto stress perché deve garantire l’approvvigionamento del cervello, che dipende dal glucosio come fonte di energia.

Accelera inoltre la glicogenolisi (la scomposizione del glicogeno in glucosio) e la formazione di nuovi zuccheri (gluconeogenesi). Ciò si ottiene perché le ghiandole surrenali rilasciano più ormoni dello stress, cortisolo e adrenalina, nel sangue.

I sintomi tipici dell’ipoglicemia sono:

  • Sensazioni di vertigini;
  • irrequietezza interiore e irritabilità;
  • sudorazione improvvisa (sudori freddi);
  • tremori;
  • pallore della pelle;
  • palpitazioni cardiache e aumento della pressione sanguigna;
  • nausea e vomito.

Nel caso di ipoglicemia grave, i sintomi sono:

  • Mal di testa;
  • Stanchezza e mancanza di forza;
  • Difficoltà di concentrazione e disorientamento;
  • Disturbi del linguaggio;
  • Sensazioni insolite, raramente anche sintomi di paralisi;
  • Perdita di coscienza, svenimento;
  • Convulsioni;
  • Problemi di coordinamento.

Quali sono le possibili cause dell’ipoglicemia?

L’ipoglicemia si verifica quando i livelli di zucchero nel sangue diventano pericolosamente bassi, e ciò può accadere per una serie di motivi. Ecco i principali fattori scatenanti e le situazioni in cui può verificarsi l’ipoglicemia:

  • Terapia del diabete: errori nella somministrazione dei farmaci per il diabete, come l’assunzione eccessiva di sulfaniluree o un dosaggio inappropriato di insulina, possono abbassare eccessivamente il glucosio nel sangue.
  • Alcol: il consumo di alcol può influire negativamente sul rilascio di glucosio dal fegato, aumentando il rischio di ipoglicemia.
  • Esercizio fisico: lo sforzo fisico e lo sport possono abbassare i livelli di zucchero nel sangue, causando l’ipoglicemia, specialmente se non si regola correttamente la dose di insulina o le compresse.
  • Problemi tiroidei: un ipotiroidismo non diagnosticato può aumentare la sensibilità insulinica delle cellule, contribuendo all’insorgenza dell’ipoglicemia.
  • Produzione eccessiva di insulina: nel diabete di tipo 2, l’eccessiva produzione di insulina all’inizio della malattia può portare a ipoglicemia postprandiale e il glucosio viene assorbito troppo rapidamente dalle cellule.

È importante riconoscere i sintomi dell’ipoglicemia e agire prontamente con il primo soccorso appropriato in caso di emergenza per evitare conseguenze gravi per la salute.

Cosa fare in caso di primo soccorso di ipoglicemia

In caso di ipoglicemia bisogna introitare immediatamente dei carboidrati semplici o zuccheri.

Anche il glucosio che si vende monodose in farmacia, è utile. E anche i succhi di frutta, la limonata o la cola contrastano l’ipoglicemia.

Il vantaggio di consumare lo zucchero in forma liquido è che entra nel sangue più velocemente.
Anche una banana matura o degli orsetti gommosi possono aiutare in caso di emergenza. E che dire del cioccolato? È meno adatto perché il suo alto contenuto di grassi rallenta l’effetto dei carboidrati.

Le persone colpite da ipoglicemia dovrebbero misurare la glicemia 15 minuti dopo aver consumato zucchero. Se continua ad essere basso, è necessario ricaricarlo nuovamente.
Se i livelli di zucchero nel sangue sono molto bassi, c’è il rischio di perdita di coscienza ed è il caso di chiamare il Pronto Soccorso.