Che cos’è il virus Chikungunya: i sintomi, la malattia, gli ultimi aggiornamenti sul vaccino e le altre informazioni da sapere. In questi giorni se ne torna a parlare alla luce delle nuove infezioni che si sono registrate in Italia e che iniziano a preoccupare la popolazione. La prima epidemia nota risale al 1952 in Tanzania, anche se in realtà c’erano tracce della sua esistenza già nel ‘700 in Indonesia.

Chikungunya sintomi

La malattia virale Chikungunya è caratterizzata da una serie di sintomi che possono essere facilmente riconosciuti. Il virus, come specificano gli esperti, viene trasmesso all’uomo principalmente da zanzare infette. Esso presenta un periodo di incubazione che varia dai 2 fino ai 12 giorni. Dopo si manifestano i vari “segnali”.

I sintomi più diffusi di questo virus sono la febbre e i dolori alle articolazioni che appaiono in modo improvviso. Il termine “Chikungunya” deriva dalla lingua swahili e significa “ciò che curva” o “ciò che contorce”. Molto frequenti sono anche mal di testa, dolori muscolari, sensazioni di affaticamento e rush cutanei.

In alcuni casi è possibile che i soggetti che contraggono questo virus si sentano costretti a rimanere fermi, a causa dei dolori, anche per giorni o addirittura settimane. Solitamente comunque, come spiegano gli esperti dell’ISS, l’Istituto Superiore di Sanità, i pazienti dopo qualche tempo riescono a riprendersi completamente.

C’è da preoccuparsi nel caso in cui il dolore alle articolazioni vada avanti per mesi o addirittura anni. Il consiglio è sempre quello di avvertire il nostro medico di fiducia in caso di dubbi o problemi di vario tipo.

Ci sono infine alcuni sintomi più rari ma comunque presenti come le complicanze oculari, cardiache, gastrointestinale o addirittura neurologiche. Di rado si verificano problemi più gravi. Ma questi possono comunque apparire soprattutto in persone anziane o soggetti a rischio che presentano altre patologie che indeboliscono il sistema immunitario (e non solo).

La malattia e la diagnosi

Come abbiamo specificato all’inizio, la Chikungunya si trasmette da zanzara infetta a uomo attraverso la semplice puntura. La “responsabile” di una possibile infezione è, in particolare, la zanzara femmina del genere noto con il nome scientifico di “Aedes”.

Può capitare che questo virus venga scambiato per un altro molto simile. Se dunque presentate i sintomi sopra elencati e avete qualche dubbio (specialmente se avete fatto un viaggio in determinate parti del mondo), prestate la massima attenzione e riferitelo al vostro medico.

Esiste un vaccino? Come si cura?

Al momento, gli scienziati stanno testando un vaccino sperimentale per combattere tale virus. Sono già state fatte delle prove sui topi selvatici. Queste hanno dimostrato che esso è in grado di fornire una protezione abbastanza completa. Per adesso però non è ancora in commercio.

Non esistono poi dei trattamenti antivirali specifici per tale virus. Ciò vuol dire che le cure si concentrano principalmente sulla possibilità di alleviare i sintomi come la febbre e i dolori muscolari.

Nel mese di marzo scorso la Paho, Pan American Health Organization, e la World Health Organization, meglio nota come WHO, avevano pubblicato un’allerta. Il motivo? Gli esperti e i professionisti del settore avevano notato un improvviso e insolito aumento dei casi di infezione negli umani, specialmente nell’America del Sud.

Gli occhi erano puntati in particolar modo su Paesi come Brasile, Argentina, Bolivia e Paraguay. Essendo che questo virus si diffonde facilmente tramite le zanzare, l’attenzione è alta anche in altre aree del mondo, Italia compresa. Gli scienziati infatti su questo non intendono abbassare la guardia.

In ogni caso, al momento, non si parla di pandemia e l’allerta non è a livello mondiale. Nel nostro Paese specialmente la situazione è assolutamente sotto controllo. Nessun allarmismo dunque, ma è importante saper riconoscere questa malattia virale e sapere di che cosa si tratta. Fate riferimento sempre ad esperti del settore e medici specializzati.