Allunaggio 2.0: il primo e unico, finora, allunaggio, è un ricordo ben lontano. I primi astronauti che misero piede sulla Luna furono Neil Armstrong e Buzz Aldrin nel 1969, mentre l’ultima missione fu Apollo 17 che risale al 1972. Da diverso tempo, però, si parla di “corsa alla Luna”, anche se rispetto agli anni 70 le dinamiche sono diverse. All’epoca, infatti, si trattava di una competizione geopolitica e militare delle due potente Stati Uniti e Unione Sovietica durante le Guerra Fredda. Oggi, invece, il motivo è soprattutto di natura scientifica, la tecnologia è abbastanza matura per permettere all’uomo di affrontare una delle sfide più ambiziose mai affrontate, ovvero costruire basi umane su altri pianeti, come Marte, sfruttando questa missione sulla Luna come test pilota per poi insediarsi in altri pianeti.
Allunaggio 2.0: perché estrarre risorse sulla Luna è importante?
Oltre ad una motivazione scientifica ce n’è anche una economica: estrarre risorse sulla Luna ha un’importanza strategica, non solo per quanto riguarda l’esplorazione spaziale, ma anche per l’economia qui sulla Terra. Ad esempio il materiale che costituisce la superficie lunare, la regolite, contiene elio-3, ovvero un isotopo dell’elio che sulla Terra è praticamente introvabile, ma può essere sfruttato come fonte di energia nelle centrali nucleari a fusione. Inoltre, dalla superficie lunare si possono ricavare svariati metalli come il ferro, il titanio, l’alluminio, il silicio e soprattutto elementi che sono fondamentali per il funzionamento dei nostri dispositivi elettronici come le terre rare.
Cosa cambierebbe da un punto di vista geopolitico?
L’allunaggio 2.0 modificherebbe gli equilibri geopolitici, gli Stati Uniti hanno inserito ufficialmente la Corsa alla Luna come programma spaziale vero e proprio, la Cina ha dichiarato che è un obiettivo che vorrebbero portare a termine entro il 2030, mentre la Russia non si è espressa in merito. Il programma Artemis, iniziato ufficialmente nel 2017, prevede una grande novità rispetto all’Apollo, ovvero la costruzione della prima stazione orbitale lunare, che servirà ad agevolare lo scambio di materiali tra la Terra e la Luna.
Le prossime missioni
Il lancio è previsto dalla NASA per il 2025, inoltre è già stata svolta la prima missione del programma (Artemis 1), nel Novembre del 2022, nel quale è stato fatto il primo lancio del nuovo razzo Space Launch System, e il sorvolo orbitale della Luna da parte della capsula Orion, che nelle prossime missioni porterà gli astronauti nell’orbita lunare. Entro il 2030 sono previste altre cinque missioni e la prossima (Artemis 2), punta a portare quattro astronauti in orbita attorno alla Luna nel 2024, mentre Artemis 3 sarà quella più importante in quanto prevede per il 2025 di portare gli astronauti sulla Luna dopo l’epoca Apollo.