Il coleottero giapponese, “Popillia Japonica”, o scarabeo, di forma ovale molto facile da riconoscere, sia per il classico colore verde metallico, con riflessi sul bronzo, che per i suoi ciuffetti bianchi: ne ha 5 ai lati dell’addome e 2 un po’ più grandi sulla parte terminale di questo stesso. La sua comparsa in Europa risale al 2014, molto probabilmente grazie ai mezzi di trasporto adibiti allo scambio merci, e al momento la sua presenza è stata rilevata soprattutto in Piemonte e Lombardia, dove ha già causato diversi danni alle colture del posto.
Il coleottero giapponese è pericoloso perché si nutre di 300 specie di piante diverse
Il coleottero giapponese, pericoloso perché poligrafo, si nutre di ben 300 specie di piante diverse. Muovendosi in gruppo è in grado, in poco tempo, di infestare frutti e fiori, minando piante di grande interesse agricolo alimentare. Il problema principale è che in Italia non esistono predatori naturali che ne limitano la diffusione.
Come contrastare la diffusione dell’insetto?
Il Servizio fitosanitario nazionale ha attuato provvedimenti e contromisure per cercare di monitorare, prevenire, e contrastare la diffusione dell’insetto, come l’ispezione e il trattamento del terreno, con prodotti chimici o biologici. L’obiettivo è quello di limitare lo sviluppo delle larve, non solo, l’altra misura adottata è l’adozione di un piano di protezione, dell’Aeroporto di Malpensa, presente sul sito della regione Lombardia.