Quando la pensione non basta per garantire una vita serena in Italia, molti pensionati cercano rifugio oltre confine. Non è solo una questione economica, ma anche di qualità di vita. La Tunisia, con il suo clima mite e la vicinanza geografica all’Italia, si sta affermando come una delle destinazioni predilette. Com’è vivere in Tunisia da pensionato? Il gradimento nei confronti di questo Paese aumenterà probabilmente dopo che il Portogallo ha deciso per l’abolizione delle esenzioni fiscali per i pensionati esteri a partire dal 2024. Ma quali sono i reali vantaggi di scegliere la Tunisia come propria seconda casa durante la pensione?

Vivere in Tunisia da pensionato: vantaggi economici e fiscali

La Tunisia ha molto da offrire ai pensionati italiani. Uno degli attrattivi principali è il regime fiscale favorevole. Una normativa tunisina prevede una detassazione dell’80% sulla pensione estera per chi decide di stabilire la propria residenza nel Paese. Questo significa che chi si trasferisce in Tunisia per godersi la pensione potrebbe pagare tasse solo sul 20% della propria pensione italiana.

È importante evidenziare un altro punto di forza della Tunisia: questa agevolazione fiscale non discrimina tra pensioni private e pensioni pubbliche. Ciò rende la Tunisia un’opzione ancora più interessante, dato che sono rari i Paesi che offrono incentivi simili anche ai pensionati provenienti dal settore pubblico italiano.

Infatti, la Tunisia sta diventando sempre più popolare tra i pensionati italiani. Dati recenti indicano che circa 5.000 italiani tra i 60 e 65 anni hanno già scelto di trasferirsi in Tunisia. Sebbene Paesi come Malta e Portogallo rimangano le prime scelte (ma come detto, il Portogallo non ancora per molto), la Tunisia sta guadagnando terreno velocemente.

Gli accordi bilaterali tra Italia e Tunisia

Al fine di prevenire la doppia tassazione, l’Italia ha stipulato diverse convenzioni bilaterali con vari Paesi, tra cui la Tunisia. Queste convenzioni stabiliscono chiaramente le norme per la tassazione delle pensioni e altri redditi, garantendo che le pensioni siano tassate solo nel Paese di residenza fiscale.

L’Italia e la Tunisia hanno quindi stipulato una serie di accordi per garantire ai loro cittadini un trattamento fiscale equo. Questi accordi mirano a evitare doppie tassazioni e a garantire che la pensione dei pensionati italiani in Tunisia venga tassata solo nel Paese nordafricano.

Aliquote di tassazione in Tunisia

La Tunisia è un paese con un sistema di tassazione favorevole, in particolare per chi ha intenzione di trasferirsi lì come pensionato. Ecco un’analisi dettagliata delle aliquote applicate:

  • Per guadagni fino a 5.000,00 TND (circa 1.520,00 €): 0% di tassazione.
  • Per guadagni da 5.000,01 TND a 20.000,00 TND (circa da 1.516,61 € a 6.066,42 €): 26%.
  • Per guadagni da 20.000,01 TND a 30.000,00 TND (circa da 6.066,43 € a 9.099,62 €): 28%.
  • Per guadagni da 30.000,01 TND a 50.000,00 TND (circa da 9.100,00 € a 15.166,04 €): 32%.
  • Per guadagni superiori a 50.000,00 TND (più di 15.166,05 €): 35%.

La residenza fiscale

Cambiare la propria residenza, specialmente in un Paese estero come la Tunisia, può avere delle implicanze fiscali significative. La normativa fiscale italiana, in particolare l’articolo 3 del DPR n. 917/86 (TUIR), stabilisce le regole per determinare se un individuo è considerato fiscalmente residente in Italia o meno. Un soggetto residente in Italia dal punto di vista fiscale è soggetto alla cosiddetta “worldwide taxation”, e deve dichiarare tutti i redditi prodotti a livello globale.

Per essere classificati come non residenti in Italia, è necessario soddisfare alcune condizioni specifiche, tra cui l’assenza di iscrizione all’anagrafe delle persone residenti in Italia per la maggior parte dell’anno e l’assenza di un domicilio o dimora abituale in Italia per la stessa durata.

Sì, ma com’è vivere in Tunisia da pensionato?

Oltre alle considerazioni puramente economiche, c’è da valutare anche l’esperienza di vita in Tunisia. A breve tratto dal sud dell’Italia, il Paese offre una combinazione unica di cultura, storia, mare e clima ideale. Tuttavia, come in ogni decisione, ci sono anche alcuni fattori da considerare attentamente.

La Tunisia, pur avendo una comunità di pensionati italiana in crescita, non ha ancora raggiunto la popolarità di altre destinazioni. Questo può essere dovuto a preoccupazioni sulla sicurezza o a differenze culturali significative. È fondamentale quindi informarsi adeguatamente, anche in merito alla sanità locale, prima di prendere una decisione così importante.

Tuttavia, vantaggi fiscali per pensionati a parte, la Tunisia offre anche un costo della vita molto più accessibile rispetto all’Italia. Anche tenendo conto dell’inflazione, il costo della vita in Tunisia rimane molto più vantaggioso e, quando combinato con una pensione italiana, permette uno stile di vita confortevole.

Uno degli elementi più attraenti della Tunisia, inoltre, è certamente il suo clima. Gennaio offre temperature amabili attorno agli 11°, mentre luglio e agosto sfiorano i 30°. Questo offre un equilibrio perfetto per chi cerca un clima né troppo freddo né troppo caldo.

Infine, la Tunisia, grazie alla sua posizione geografica, rappresenta una meta ideale per chi desidera rimanere vicino all’Italia, agevolando i viaggi di ritorno o le visite dei propri cari.

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Vivere a Tunisi da pensionato: pro e contro

Tunisi, la capitale tunisina, è un centro culturale e turistico, con una vasta gamma di monumenti, luoghi di culto e attrazioni. Offre opportunità lavorative, in particolare nel settore turistico.

Sebbene l’arabo sia la lingua dominante, il francese ha un ruolo significativo in Tunisia. Questo rende la Tunisia una destinazione ideale per immergersi in culture e lingue diverse.

Se da un lato ci sono innumerevoli vantaggi nel vivere in Tunisia, è anche vero che ci sono zone con problemi socioeconomici. È quindi essenziale informarsi su tutto il territorio ed essere preparati a ogni evenienza prima di prendere questa decisione importante per la propria vita (e per le proprie tasche).