I Blink-182 sono recentemente ritornati con il nuovo singolo One More Time, la band ha recentemente compiuto il 31esimo anno di età con il ritorno di Tom DeLonge all’interno del progetto.
Tra i tanti brani che hanno reso celebre il trio di genere pop-punk/new-wave formato da Mark Hoppus, Travis Barker e Tom DeLonge, troviamo What’s my Age Again?, All the Small Things e I Miss You.
Blink-182, I Miss You: come è nata la celebre canzone della band pop-punk
Mark Hoppus è stato recentemente intervistato da Rocksound in merito all’atteso ritorno della formazione originale del gruppo e ha inoltre raccontato un aneddoto sulla nascita di I Miss You, probabilmente una delle canzoni d’amore più amate nella storia della musica e del rock.
Il brano è tratto da Untitled il quinto album della band, definito dai più il loro disco più ambizioso oltre ad essere l’apripista per il loro scioglimento nel 2004 che lasciò sotto shock milioni di fan da tutto il mondo.
“I Miss You è stata scritta da Tom, sia il riff base di chitarra che le strofe della canzone. Quando abbiamo iniziato a scrivere il brano avevamo differenti ritornelli, ma non ci piacevano. Poi ho fatto un errore sul basso, ma quell’errore suonava bene e ho presentato a Tom e Travis l’idea e abbiamo iniziato a lavorarci sopra. I Miss You è un momento davvero speciale all’interno dell’album Untitled, ha tirato il meglio di noi per tutto il tempo. Travis ha registrato una batteria straordinaria, abbiamo usato strumenti acustici, con noi c’era il produttore Jerry Finn che suonava un organo, e puoi sentire questo organo nella canzone. Una canzone speciale sicuramente per la nostra storia (come band)” n.d.r.
I The Cure come fonte di ispirazione per la realizzazione di I Miss You
Untitled è un album singolare, perché per la prima volta i Blink-182 si distaccano da sonorità pop-punk allegre, talvolta demenziali, per entrare in una fase più emo, dark, e new wave, una vera e propria ed inedita maturità artistica.
Tom DeLonge ha raccontato che la fonte primaria per la realizzazione del disco e del brano sono stati i Cure.
Non è casuale infatti la presenza di Robert Smith (leader dei The Cure) in All of This, un’altra tra le canzoni più struggenti ed emozionati del gruppo.