Appassionato di calcio da sempre, Gene Gnocchi si è spesso diviso tra Parma e Milan. Da una parte la squadra del posto in cui è nato, dall’altra quella che lo ha adottato negli anni. Comico, cabarettista e conduttore tv, segue entrambe sperando di potersi togliere grandi soddisfazioni. E per ora con i rossoneri le gioie stanno arrivando. La squadra di Pioli in campionato sta andando alla grande e anche in Europa sta dicendo la sua. Per commentare la sfida di ieri contro il Borussia Dortmund in Champions del Milan, Gene Gnocchi, è intervenuto in esclusiva a Tag24
Il Milan in Champions, Gene Gnocchi a Tag24
Il Milan non vince ma convince. La squadra di Pioli, che in campionato sta facendo un percorso pazzesco, in Champions League ha dimostrato di che pasta è fatta. Eppure dopo due giornate della massima competizione europea, dopo aver affrontato Newcastle e Borussia Dortmund, la classifica dice 2 punti e 0 gol realizzati. Per superare la fase a gironi servirà qualcosa in più, d’altronde quello dei rossoneri è il gruppo più difficile in assoluto. Per commentare il percorso in Champions del Milan, Gene Gnocchi, Conduttore tv, comico e noto tifoso rossonero, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Il Milan anche in Champions ha fatto una grande prestazione, però in due partite neanche un gol. Il passaggio del turno si complica?
“Se non fai gol la situazione si complica per forza. Poi questo girone è parecchio difficile perché ci sono tute squadre forti. Non si possono sprecare occasioni così, altrimenti si fa fatica. Arrivati a questo punto penso che sarà tutto concentrato alla partita con il Paris Saint Germain. Se il Milan dovesse vincere con i francesi cambia tutto. Anche ieri, vedendola con il Newcastle, non mi è sembrata una squadra che mette paura. In questo momento sono un po’ in disarmo”.
Questo Milan può puntare sia allo scudetto che alla Champions League?
“Il Milan quest’anno è una squadra che può puntare in alto. Ci sono dei giocatori chiave che stanno facendo la differenza. Giroud è uno di questi, ma non so se potrà reggere tutta la stagione a questi livelli. Tra Serie A e Champions League gli impegni sono tanti e non so se da solo il francese può bastare. Okafor non è male, ma non è neanche pronto per reggere il ritmo di una squadra del genere. D’altronde però la rosa a disposizione di Pioli è questa. Ci sono tanti buoni giocatori, penso soprattutto a Reijnders piuttosto che a Loftus-Cheek, ma anche Okafor in avanti che dalla panchina può dare una grossa mano. E poi si deve poter contare sempre sulla coppia Theo Hernandez e Leao che sono micidiali. Se funziona quella fascia siamo a posto”.
Per la Serie A sarà corsa a due con l’Inter?
“Non penso sia corsa a due, anzi. Ci sono altre squadre forti che si stanno inserendo per lo scudetto. La Juventus ad esempio ha un parco giocatori importante e molto interessante, senza avere le Coppe a lungo termine verrà fuori. Il Napoli si sta riprendendo bene e guai a darlo fuori dai giochi. Penso sarà una lotta a quattro, se non addirittura a cinque perché poi c’è sempre l’eventuale sorpresa che si può inserire nel corso della stagione. Mi sembra comunque un campionato molto equilibrato”.
Che ne pensa di Pioli? Con Adli ad esempio ha dimostrato di saper tornare sui suoi passi…
“Su Adli devo dire che ho sempre avuto una buona impressione. Anche lo scorso anno mi ricordo che mi aveva impressionato, soprattutto nella partita con il Verona quando Pioli lo aveva messo e poi sostituito, a mio avviso troppo presto rischiando quasi di bruciarlo. Quella era stata una bocciatura. Sono contento però quando giocatori che hanno così tanta tecnica e intelligenza vengono rivalutati e risarciti della dimenticanza. Allo stesso tempo penso che anche il passo indietro fatto dal mister sia sinonimo di intelligenza. Pioli non è di certo un cretino, ha capito che anche da certi giocatori, che magari non aveva preso in considerazione, possono arrivare momenti molto positivi, e di questo gli va dato atto”.