51 morti e un numero ancora non definitivo di feriti è il bilancio di sangue dell’attacco russo contro il villaggio di Hroza, nella regione di Kharkiv dove un missile russo ha colpito un negozio di alimentari e un piccolo bar, facendo strage di civili, tra cui si conta anche un bambino.

A rendere noto l’attacco russo e il numero di vittime di un piccolo villaggio che conta 500 abitanti è stato il ministro dell’Interno ucraino che lo ha reso pubblico tramite Telegram.

Missile russo sui civili: nel Kharkiv villaggio sterminato, ucciso il 10% della popolazione

Il missile che avrebbe provocato la strage sarebbe un Iskander e i media locali sottolineano che in un colpo solo i russi hanno sterminato il 10% della popolazione del piccolo villaggio.

La reazione del presidente Zelensky non si è fatta attendere e, da Granada, dove sta partecipando al vertice con i paesi europei, sui suoi social ha denunciato la brutalità dell’attacco russo scagliandosi anche contro tutti coloro che aiutano la Russia ad eludere le sanzioni e dichiarando che con il sostegno dei paesi europei l’Ucraina punta a rafforzare le proprie difese, facendo ancora una volta appello alla solidarietà internazionale verso il suo paese e minacciando, senza giri di parole, ritorsioni contro i “terroristi russi” autori di questa nuova strage.

Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente Volodymyr Zelensky, ha postato senza censura su  X le immagini dei corpi delle vittime del raid russo, accompagnandole con parole di fuoco contro chi ancora stringe la mano a Putin o fa girare meme che deridono la lotta del popolo ucraino, con chiaro riferimento al patron della stessa piattaforma su cui stava facendo la sua denuncia pubblica: Elon Musk.

Anche dall’Onu arrivano parole di condanna, quelle dell’inviata per l’Ucraina Denis Brown che definisce terrificanti le immagini diffuse dopo l’attacco nella regione di Kharkiv e quelle del segretario Antonio Guterres che ricorda che attaccare i civili è un crimine di guerra secondo il diritto internazionale umanitario e tali attacchi devono dunque cessare immediatamente.

 A seguito della sanguinosa aggressione al villaggio della regione di Kharkiv, le autorità hanno annunciato da domani e fino all’8 ottobre tre giorni di lutto per commemorare le vittime.

L’attacco a Hroza, nella regione del Kharkiv, una delle peggiori stragi dell’inizio della guerra

Il missile russo scagliato contro un negozio di alimentari con annesso bar che ha decimato in un solo colpo la popolazione del piccolo villaggio della regione del Kharkiv è da considerarsi, ad oggi, una delle più sanguinose stragi compiute dai russi dall’inizio del conflitto.

Dopo il bagno di sangue di Mariupol che ha raso al suolo un teatro in cui cercavano rifugio i civili, 600 dei quali sterminati dal raid, e la strafe di civili della stazione di ferroviaria Kramatorsk, dove nell’aprile del 2022 vennero uccise 52 persone che erano lì in attesa del loro treno, l’attacco di oggi risulta una delle pagine più brutali di una guerra che va avanti ininterrottamente senza tregua dal febbraio del 2022.

Oltre ai morti di Hroza, oggi al macabro bilancio di civili vittime del conflitto si aggiungono due persone uccise a Kherzov, città dell’Ucraina meridionale sotto attacco russo da ieri. Secondo fonti ucraine il territorio più caldo del conflitto in questo momento è il Donetsk, dove l’esercito russo ha c 110 mila soldati, 1.085 carri armati, 2.000 veicoli corazzati, 700 unità di sistemi di artiglieria e mezzo migliaio di cannoni semoventi. Mentre il ministro della difesa russo ha annunciato di aver reclutato 38000 nuovi volontari da inviare nelle zone più calde del conflitto.