Tutto pronto per le prove di evacuazione degli ospedali in casi di emergenza: si parte dalla zona dei Campi Flegrei. L’area situata nel golfo di Pozzuoli è considerata infatti a rischio terremoti dopo gli eventi degli ultimi giorni.

Appuntamento a domani, venerdì 6 ottobre, quando dalle 11 alle 13 ci sarà la prova in due ospedali del territorio. Si tratta dell’ospedale San Giuliano del Comune di Giugliano e del San Giovanni di Dio di Frattamaggiore.

Sabato 7 ottobre, sempre nella stessa fascia oraria, il test di evacuazione si terrà all’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli.

Contestualmente alle prove di evacuazione, parte anche la preparazione di un piano ufficiale da attuare in caso di pericolo. A metterlo a punto il comitato della sanità coordinato dal direttore generale dell’Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva, che sta anche esaminando tutte le strutture sanitarie dei territori interessati.

Prove di evacuazione degli ospedali nei Campi Flegrei: “necessaria” la ricognizione di tutte le strutture sanitarie

Il pericolo per la popolazione non è ancora considerato imminente, ma il comitato che esaminerà le strutture sanitarie del territorio dei Campi Flegrei non vuole farsi cogliere impreparato prima che sia troppo tardi. Si ritiene infatti “necessario procedere con urgenza alla ricognizione di tutte le strutture sanitarie e socio-sanitarie che insistono nel territorio di competenza”.

La ricognizione andrà a specificare “il numero dei posti letto attivi”, “il numero massimo dei degenti ospitabili” e “quanto altro necessario a predisporre soluzioni assistenziali alternative in caso di necessità”. A sollecitare alla ricognizione anche la stessa Regione Campania, che nei giorni scorsi ha stabilito che tale procedura deve essere avviata nel tempo più breve possibile.

In caso di pericolo concreto, il regolamento della Regione Campania prevede lo spostamento dei pazienti ospitati in strutture da evacuare. Se necessario, questi ultimi sarebbero ricoverati in strutture alternative. Il regolamento distingue cosa fare in caso di fase II di preallarme (livello arancione) e in fase III di allarme (livello rosso).

È probabile che la gestione dell’eventuale emergenza venga messa nero su bianco dal cosiddetto ‘decreto Campi Flegrei‘, che sarà discusso nel Consiglio dei ministri odierno.