Lys Gomis vittima di razzismo in Serie D. Ma non è rimasto zitto, ha deciso di uscire fuori dai pali, respingendo di pugno gli insulti che gli sono arrivati dai tifosi della Vogherese durante il match contro il Pdhae (squadra dove gioca Gomis) valevole per la Serie D, terminato 2-2. Il risultato però è passato in secondo piano. L’ennesimo episodio razzista ha purtroppo conquistato maggiore attenzione, con Gomis che non è rimasto in silenzio. Non l’ha voluta dare vinta a chi è arrivato allo stadio senza la voglia di godersi una partita di calcio ma di colpire, con l’ex portiere di Torino e Frosinone che ha affidato ai profili social il suo sfogo.
Lys Gomis, razzismo in Serie D: “Fiero di essere negro”
Lys Gomis è nato nel 1989 a Cuneo. Di origine senegalese, è diventato italiano nel 2012. Una carriera dove nei suoi trascorsi c’è anche la Serie A, dato che il portiere ha vestito anche la maglia del Torino. Ma il passare dagli anni non ha permesso a Lys di poter fare a meno degli insulti razzisti, che ancora si palesano negli impianti italiani.
Tutto è successo a casa sua, ad Aosta, durante il match tra Pdhae e Voghera terminato 2-2. I tifosi ospiti hanno ben pensato di offenderlo con epiteti razzisti senza alcun ritegno. Un gesto che non ha lasciato inerme Gomis, che ha reagito rispondendo al gruppo di “persone” che lo avevano preso di mira. Per questa reazione il giocatore è stato anche espulso, ma Lys non ha mollato e si è recato tra le gradinate insieme ad un compagno di squadra per capire il perchè di questo atteggiamento.
La situazione non è degenerata, ma il segno lo ha lasciato nel cuore di Gomis, che ha affidato ai social il suo sfogo dopo l’episodio razzista con un post raffigurante lui insieme a sua figlia: “Sono fiero di esser un negro in una società dove allo stadio si può dire “negro di merda tornatene in gabbia”. Io lotterò sempre contro le discriminazioni: farle passare per una cosa normale non è così… vedere un signore insultare per il colore della pelle un calciatore è una vergogna!!!”.
Il pensiero per la figlia
Il post poi continua, con Gomis che ha parlato pensando alla figlia, avuta dalla compagna nata in Italia: “Io sono padre di una bimba che è frutto di una unione di due culture: quella italiana e quella senegalese. E lotterò con tutte le mie forze perché siamo tutti uguali… chi è del Sud chi è del Nord, chi è nero, chi è bianco, chi è giallo… chi è disabile… il razzismo è una vergogna e non deve passare per una cosa da stadio”.
Gomis ha poi concluso: “E’ stato tutto assurdo: sono fiero di esser nero, italiano e di Cuneo…non giudico Voghera perché gli imbecilli sono ovunque… si va avanti, credo fortemente in questa squadra… ringrazio i miei compagni che si sono stretti a me”.