Edoardo Nesi è un autore di grande talento e un traduttore di successo. Per lungo tempo, ha coniugato la sua passione per la scrittura con l’attività di imprenditore nel settore industriale.
Edoardo Nesi: età, moglie e figli
Edoardo Nesi è nato a Prato nel 1964, all’interno di una famiglia di imprenditori attivi nel settore tessile.
E’ sposato con Carlotta dal 1993, dopo un fidanzamento durato dieci anni. Dalla loro unione sono nati due figli, Angelica ed Ettore. Nesi ha elogiato sua moglie su Corriere.it, sottolineando il suo ruolo di sostegno in tutte le fasi della sua vita, compresa la sua carriera letteraria. La definisce una lettrice straordinaria, tanto che il suo editore americano si rivolge a lei per consigli sulla pubblicazione dei suoi libri.
Biografia
Per un lungo periodo della sua vita, Nesi si è dedicato alla gestione dell’azienda di famiglia, affiancando però questa attività imprenditoriale alla sua passione per la letteratura. Ha ottenuto notevole riconoscimento come traduttore, portando in italiano opere di autori celebri del cinema e della letteratura come Stephen King, Malcolm Lowry, Quentin Tarantino e David Foster Wallace.
Nel corso degli anni ’90, ha fatto il suo debutto come scrittore con romanzi quali “Fughe da fermo” nel 1995 (da cui nel 2001 ha realizzato una versione cinematografica), “Ride con gli angeli” nel 1996 e “Rebecca” nel 1999. Tuttavia, nel 2004, a causa di una crisi economica, si è trovato costretto a vendere l’azienda tessile e ha abbandonato il mondo imprenditoriale per dedicarsi esclusivamente alla sua carriera letteraria.
Durante questo periodo, ha anche assunto la direzione della casa editrice Fandango, di cui era precedentemente socio. Tra le opere più significative di questo periodo troviamo “L’età dell’oro” del 2004 (finalista al Premio Strega), “Per sempre” del 2007 e “Storia della mia gente” (vincitore del Premio Strega nel 2011). Nel 2012, ha pubblicato “Le nostre vite senza ieri,” con cui ha concluso la trilogia “industriale” iniziata con “L’età dell’oro” e proseguita con “Storia della mia gente”.