È stata aperta alle 10 di oggi, 5 ottobre, la camera ardente di Pietrasanta, Lucca, in ricordo di Fernando Botero. Lo spazio è stato allestito nella chiesa di Sant’Antonio Abate e ha ricevuto stamani il saluto del sindaco della città, Alberto Stefano Giovannetti, e degli assessori della sua Giunta. Per il grande pittore e scultore colombiano, anche il saluto di commercianti e amici della località toscana che hanno deposto un cuscino floreale con la scritta “Ciao Maestro“.

Aperta a Pietrasanta la camera ardente per Fernando Botero, sabato 7 le ceneri del grande artista saranno tumulate nel cimitero della città

Tra i primi a rendere omaggio alle ceneri di Botero deposte su un letto di fiori bianchi, l’artista colombiano Gustavo Velez e consorte. E ancora amici e cittadini. Tutti a sfilare davanti alla foto del noto pittore e scultore scomparso lo scorso 15 settembre, il gonfalone del Comune e le insegne di Croce Verde e delle Misericordie.

Botero era un grande amico di Pietrasanta, città che osserverà sabato un giorno di lutto cittadino. La camera ardente resterà aperta anche domani, venerdì 6, mentre sabato sono previsti gli interventi dello stesso primo cittadino; dell’ambasciatrice della Colombia in Italia, Ligia Margarita Quessep Bitar; dell’amico Alessandro De Santi; del rappresentante degli artigiani locali, Adolfo Agolini; e della figlia Lina Botero. Tra gli ospiti attesi, il console colombiano, Carlos Ivan Castro Sabbagh. Il tutto precederà il rito funebre e la tumulazione delle ceneri nel cimitero comunale.

Botero era cittadino onorario di Pietrasanta, che ora osserverà un giorno di lutto cittadino

L’amore che il maestro Botero e la sua famiglia avevano per Pietrasanta – ha detto Giovannetti – era sincero, genuino, per quanto fosse sbocciato velocemente e in modo forse un po’ casuale. Ma altrettanto rapidamente è stato ricambiato, nelle piccole cose della quotidianità. La cittadinanza onoraria conferita nel 2001 è stato un atto che, in buona sostanza, ha certificato quello che già Botero era per noi: un concittadino. E da concittadini siamo a porgergli, tutti, il nostro saluto e il più sentito ringraziamento per la grandezza che ci ha donato.