Nella giornata di oggi giovedì 5 ottobre 2023 a Roma il sindaco della capitale Gualtieri polemizza contro l’operato del Governo in merito al Dl Asset per la concessione e la carenza delle licenze dei taxi in città.
Dl Asset, Gualtieri contro il Governo sulle licenze taxi a Roma
Oggi a Roma il sindaco della città Gualtieri si è espresso contro l’operato del Governo in merito al Dl Asset sulle licenze dei taxi a Roma. La situazione da anni nella capitale non cambia e le problematiche restano sempre le stesse. Dal palco il sindaco spiega:
“La licenza temporanea non è una soluzione. Abbiamo suggerito al Governo di rendere la licenza permanente e attivabile per periodi temporanei ma ci è stato respinto. La questione più importante è quella delle licenze stabili, quelle vere: oggi si fa un bando, c’è una procedura piuttosto lunga e bisogna passare per delle autorità. Molti pensano: ‘Dai le licenze’. E’ un processo che avviene in alcuni mesi. Hanno detto che faranno una procedura semplificata, riducendola a qualche settimana ma hanno cambiato una cosa fondamentale. Oggi quando si concedono le licenze le persone che le prendono devono pagare. Cosa avviene con questi soldi? L’80% del valore va ai tassisti detentori delle licenze precedenti per compensarli della perdita di valore e il 20 % va ai comuni che con quei soldi possono gestire tutto il lavoro che si fa intorno.”
Gualtieri: “Comuni scippati di risorse fondamentali”
Gualtieri polemizza contro il governo e la gestione del problema delle licenze tramite una “corsia preferenziale” che toglie tutti i fondi ai Comuni dichiarando:
“Cosa fa il governo? Una corsia preferenziale accorciando di qualche settimana la procedura. Il 100% del denaro va ai tassisti, il 20% ai Comuni invece è sparito. Tolto come un tratto di penna. Non sono pochi soldi da togliere ai comuni. Stiamo parlando di numeri importanti, svariati milioni. E’ l’ultima cosa che uno si aspetta. Il Governo li toglie. Non si può rinunciare ai soldi che servono per la gestione del servizio.”
Tag24 ha chiesto a Gualtieri se rispetto al 20% tolto dal Governo si aspetta un cambio di rotta e il sindaco ha risposto:
“Per me è un grosso errore. E’ davvero clamoroso che si tolga il 20% ai comuni. E’ un vulnus grave che noi abbiamo segnalato da subito. E’ un fatto pratico e inconcepibile che si scippino i comuni di un parte di risorse così fondamentali. Questo ci costringe o a rinunciare a risorse preziose per i cittadini o a rinunciare alla procedura accelerata. Se vogliono la procedura abbreviata che non tolgano i fondi ai comuni”.