Quando l’amore finisce lascia una voragine incolmabile, è quella che ha avvertito il protagonista di “Se finisce un amore”, dopo essere stato lasciato. Il libro è scritto con un taglio profondamente autobiografico che lo rende ancora più vero.

“Se finisce un amore” di Marco di Eugenio

Trama

E’ semplice immedesimarsi nella storia di “Se finisce un amore” di Marco Eugenio. I giovani protagonisti “Eric” e “Ariel” si sono appena lasciati, la coppia perfetta è sfiorita, lei lo ha lasciato brutalmente durante la notte di Natale.

Non ci sono regali sotto l’albero di Marco alias “Eric” quest’anno. Il sogno che diventa incubo, la principessa che si trasforma in strega, gli amici della coppia che diventano fantasmi. Una cronaca dolorosa di un naufragio sentimentale ai tempi di Whatsapp (Effigi, 2018).


Non a caso, la narrazione è scandita dalle cinque fasi del lutto amoroso individuate a suo tempo dalla psichiatra Elisabeth Kübler-Ross: negazione, rabbia, patteggiamento, depressione e accettazione.


Quello di Di Eugenio è un’iniziazione, un viaggio nei sentimenti di dolore, delusione, amarezza, nostalgia, solitudine che si intrecciano in un turbinio di emozioni. Il racconto è breve e brillante, con uno stile narrativo ritmato. La conduttrice tv e radio Greta Mauro che lo ha intervistato dice che “I suoi struggimenti sono i nostri struggimenti, le sue domande sono le nostre.”


A fare da sottofondo il rock. L’autore immagina Radio Cuori spezzati, una emittente pirata che trasmette rock’n’roll. Proprio come quelle inglesi degli anni Sessanta. E la scelta funziona. I versi nostalgici di Bruce Sprinsgteen, dei Gaslight Anthem, dei Pogues, dei Kinks, di Max Pezzali e quelli più impertinenti dei Green Day, dei Pogues e dei Sex Pistols – che precedono ogni capitolo – si intrecciano bene ai sentimenti e alle vicende del protagonista.


Insomma, si pensa, si sorride e ci si commuove in questa storia comune a tanti. Come scrive l’autore: “Una storia amara. Una storia d’amore. Nonostante tutto.”

Significato


Eric è la vittima in questo caso. Come avviene almeno una volta nella vita di tutti. Lui ha vissuto una favola, come solo i giovani riescono a fare, non ancora disillusi dalla vita. Eppure tanti adulti si ritrovano nelle gesta del protagonista, che inaspettatamente viene abbandonato dalla sua amata. E deve ricostruirsi.


Tutti si immedesimano nella costante ricerca di quelle emozioni e delle farfalle nello stomaco che, superata una certa età, diventano difficili da provare. Ma il dilemma è ricostruirsi, rimettere insieme i pezzi dopo aver subito un “sacrificio”.

Un lutto d’amore è pur sempre un lutto. Muore una parte di noi, in cui magari ci siamo identificati ancora di più di quando eravamo una mela intera.


Il collegamento al grande poeta inglese Osca Wilde è normale, la vita vorrebbe motivarti con un’esperienza, ma non sempre siamo pronti a capirne il senso, l’esperienza è infatti la lezione più difficile da comprendere, quel due in pagella potrebbe già averti messo a terra. E in effetti in “Se un amore finisce” lo fa letteralmente.


Ti scaraventa sul pavimento a terra, di faccia come un puglie, non ancora pronto a raccogliere i cocci della tua anima frantumata. Il lutto passa per le fasi di rielaborazione, una catarsi verso la rinascita e l’infinito che però non sembra attecchire nei confronti del nostro protagonista, che tocca gli abissi della depressione e non ne fa mistero.


Un’autore coraggioso che si mette a nudo e costringe noi a mettere a nudo la nostra anima. Il libro di Marco Di Eugenio riesce a farti riflettere come un adulto e a sognare come un bambino, anche nella sofferenza.


Con le ombre bisogna per forza farci conti ad un certo punto, visti gli alti e bassi della vita, la maturità e le responsabilità. Eppure a Eric in tanti momenti sembrava che per essere felice gli sarebbe bastato quel sentimento.


La riflessione sull’amore di Marco Di Eugenio è dunque una parabola nostalgica e malinconica, che diventa presa di coscienza, su ciò che ti insegna una storia d’amore giunta al termine, come ci suggerisce il titolo stesso.

La delusione certo è forte, come lo è la voglia di riscatto e di riprendersi da un lutto. Qualcuno ha malignato che fosse una scelta di Marketing.
Un sentimento quindi ridotto a brandelli e trasformato in vendibile. Ma si può mettere la scritta “VENDESI” sulla fine di una storia d’amore?
La risposta è NO, a gran voce.

Però il prezzo della ripartenza va pagato. Il giovane autore, che non fa fatica ad affermare come il proprio libro sia una storia che lo abbia coinvolto in prima persona, è consapevole che a lui sia toccata un’ingiusta sorte, ma che questo gli ha permesso di far sbocciare altre aree dalla sua vita che altrimenti non avrebbero avuto origine.


Una rielaborazione quindi, come di un lutto. Un manuale su come affrontare una storia d’amore e come imparare a gestirla. Sarà dunque questo l’insegnamento tratto dal protagonista? La domanda diventa esistenziale: si può sopravvivere dopo la fine di un amore?

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