Genoa-Milan, le parole dei protagonisti. Il Milan arriva la gara dopo la vittoria contro la Lazio per due a zero. Importante per i rossoneri che si mettono alle spalle un periodo non facile, Il Genoa arriva al big match dopo il pari per due a due contro l’Udinese e la clamorosa vittoria per quattro a uno contro la Roma, trascinati da giocatori come Messias e Retegui. Il Milan vuole rifarsi dopo il pari beffa contro il Borussia Dortmund in Champions League.
Genoa-Milan, le parole dei protagonisti
Dopo il successo contro la Roma e il pari con l’Udinese il Genoa riparte dalla gara con il Milan di Pioli, che arriva dalla vittoria con la Lazio per due a zero contro la Lazio e il pari contro il Borussia Dortmund.
Da nove a numero uno, i tre punti del Milan contro il Genoa portano anche la firma di Olivier Giroud, portiere dei rossoneri dopo l’espulsione di Mike Maignan che ha salvato il risultato su un’uscita su Puscas: “Ho pensato fosse meglio andare verso la palla perché non sapevo se Calabria l’avrebbe presa. Ho preso coraggio, sono andato davanti la palla e non pensavo di vivere questo tipo di emozioni, da questa parte della porta. È molto importante aver fatto questa parata”, ha spiegato il francese a DAZN.
Sul motivo della scelta di giocare in porta: “Ero forse il più alto della squadra, c’era Thiaw ma ci serviva per i duelli difensivi. Sono andato in porta, mi piaceva da piccolo e ho vissuto un’emozione speciale quando ho fatto la parata, quasi come un gol. Era molto importante vincere qui contro questo Genoa che aveva vinto con Lazio e Roma, pareggiando con il Napoli. Sapevamo sarebbe stato difficile, hanno cominciato bene la partita con grande intensità di gioco e non abbiamo fatto tutto perfettamente, ma l’importante sono i tre punti”.
Le parole di Zangrillo
In casa rossoblù ai microfoni della stampa si è presentato il presidente del Genoa Alberto Zangrillo al posto del tecnico Alberto Gilardino dopo il discusso ko dei rossoblu contro il Milan: “Sono qua per invocare rispetto verso i quasi 35mila spettatori allo stadio, Gilardino non è qui perché così non si becca una squalifica, me la becco io ma non fa niente. Non si sa perché alla fine quando non c’è una ragionevole certezza siamo noi a soccombere”, ha detto riferendosi al fallo di mano sul gol di Pulisic.
Sull’entrata di Maignan: “Lo dico da medico, è un’entrata assassina. Ormai è un calcio in cui la fanno da padrone sempre gli stessi. Stiamo rovinando un gioco”.